Pomeriggio perfetto per la Virtus, che ha iniziato nel modo migliore il cruciale mese di febbraio. Alla fine è arrivata una vittoria nettissima che non era scontata, dato che Avellino è una squadra di talento, seppure in crisi. Ma i bianconeri sono stati davvero bravi ad acuire tale crisi, e a spaccare la partita con il break del secondo quarto, un 19-0 che ha indirizzato la gara in maniera inequivocabile. Inoltre, si è vista la faccia giusta, la continuità giusta, e 30 minuti di ottima difesa da parte di tutti, come ha sottolineato Sacripanti in sala stampa.

Ieri al PalaDozza è andato davvero tutto bene: la Virtus ha dominato sotto tutti i punti di vista, al tiro (59% da tre, quando ben raramente in stagione si era andati sopra il 40%), a rimbalzo (44-36), in difesa e come intensità. Quattro giocatori sono andati in doppia cifra, Punter ha potuto prendersi una serata di tutto riposo, e Pajola ha rotto la "maledizione" delle triple mettendone due nell'ultimo quarto, quando in tutta la stagione ne aveva infilata solo una (su 24 tentativi) tra campionato e coppa. Vari record stagionali, insomma non si poteva chiedere di meglio.

E' una vittoria che pesa tanto, dal punto di vista della classifica. La Segafredo ora è 6° a quota 20 e il 2-0 con gli irpini potrebbe avere il suo peso, in caso di arrivo multiplo. Ma soprattutto, ieri c’è stata la dimostrazione che la Virtus sa rispondere presente quando l’asticella si alza. Mercoledì, contro Patrasso, servirà fare altrettanto per vincere il girone di Champions League.

(foto Virtus Pallacanestro)

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