In attesa dell’ufficializzazione dell’accordo con Oliver Lafayette, il coach Virtus Alessandro Ramagli è stato sentito dal Carlino. Un sunto dell’intervista.

“Quando si inizia una stagione di squadre se ne pensano cento, quindi è difficile che uno parta con una idea e tutti si incastri come immaginato. La nostra è una squadra costruita nella normalità, con dentro buoni giocatori, e i giocatori sono buoni per quello che hanno nella testa e non solo nelle mani. Non ci saranno ruoli centrali, perché quello che conta sarà la capacità dei giocatori di interpretare, all’interno del team, il canovaccio migliore per esprimere le proprie capacità. Non è che il play salvi la vita agli altri perché passa la palla, serve un equilibrio che dovremo trovare, come tutti.
Il cambio proprietà? Qunado accade è normale che cambino anche i rapporti e il modo di esercitare la leadership, ma tanto era già cambiato durante la scorsa stagione.
Noi saremo un gruppo che avrà intransigenza sulle regole di vita comune da seguire, poi per il resto, come sempre, non cercherò di imporre una filosofia sterile e asiettica.
Le partenze? Non sono uomo da social, ho solo fatto un collage con i sei giocatori partiti scrivendo che a chi vuoi bene devi dare ali per volare, radici per tornare o una ragione per rimanere. Chi va via porta un pezzo di me con sé e viceversa.
La fiducia? Quando ci sono così tanti cambiamenti ci si può aspettare di tutto, io ho avuto la pazienza e l’attenzione di aspettare, così da capire anche comem uoversi. Oggi c’è più chiarezza, ma io non ho mai pensato di non iniziare la stagione, anche perché nella promozione il mio contributo c’è stato”



(Foto di Fabio Pozzati)

CANCELLATE LE SCRITTE SUI MURI DEL PALADOZZA
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91