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(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Attilio Caja è stato sentito da Walter Fuochi per Repubblica. Un estratto dell'intervista.

"La regular season? Puntiamo al primo posto, poi se va male e arrivano il secondo o il terzo va bene lo stesso. Fare i playoff al PalaDozza cambia il mondo. E io dico che cambiava pure un anno fa con Trapani… Un piazzamento alto in rimonta darebbe slancio, non delusione. Il calendario? Niente numeri, ma se ripeto sempre che non c’è margine d’errore, questo vuol dire. Dopo le partite che non mi sono piaciute, ai giocatori parlo anche di missione. Lì devono sentirsi, avere forza mentale per puntare al percorso perfetto. Qualcuno ce l’ha, qualcuno deve arrivarci.

Le differenze con l'anno scorso? Basterebbe il budget quasi raddoppiato a dire delle scelte fatte. Pressochè invariato il quintetto, la panchina ha acquisito con Mian, Vencato e Cusin elementi di caratura superiore. Gli ultimi due appena aggiunti, con ulteriori margini di crescita. Inoltre a fare la differenza c’è tutto l’ambiente focalizzato sull’A1, società in testa. E sulla squadra martello io. Sanno che avranno pressione ogni giorno, gestirla rientra nel percorso.

Vedere la felicità dei tifosi, sempre tanti, ripaga di tutto. Lavoro sette giorni su sette per godermi tutto ciò, anzi dico che il lavoro è un’altra cosa, se facendo quel che piace dare il massimo è davvero il minimo. E a chi dice che siamo contenti così, rispondo no. Tutto questo merita l’A1, io sarò contento solo quel giorno"

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