IL DOPOPARTITA DI VIRTUS - LE MANS

Una rondine non fa di sicuro primavera, ma la partita di ieri valeva doppio. Era una sfida dentro/fuori, e quindi anche il successo vale doppio.
La Virtus l’ha approcciata nella maniera migliore, e l’ha letteralmente dominata, fin dal primo quarto chiuso sul 25-10.
Anche qui, è molto presto per parlare della mano di Djordjevic, che però nel poco tempo avuto qualche cambiamento l’ha fatto. Una scelta diversa sul turnover (fuori Moreira), Kravic in quintetto e nuove gerarchie, con spazio a giocatori che erano finiti ai margini della rotazione: il caso più eclatante è Baldi Rossi, che ha risposto presente ed è andato in doppia cifra, giocando anche minuti da numero cinque. Vittoria a rimbalzo, ma soprattutto tanta difesa (58 punti subiti, la migliore dell’anno) e intensità, dal primo all’ultimo minuto. Questi due aspetti, che non dipendono dal talento, erano quelli che maggiormente mancavano nell’ultimo periodo. Il coach serbo, che ha chiamato timeout anche quando ha la squadra ha preso un 6-0 dal +33 al +27, ha detto in merito che in futuro non si accontenterà di nulla di meno.

Insomma, davvero meglio non poteva andare. E’ stato anche il giorno dell’esordio casalingo di Mario Chalmers, che ha giocato 13 minuti con 9 punti e 2 assist, di cui uno decisamente notevole per Kravic. Di ruggine da togliere ce n’è, ma si spera che ad ogni partita il due volte campione NBA migliori e dia un contributo maggiore alla squadra.
Da oggi Djordjevic può pensare a Torino - dove bisognerà tenere fuori uno straniero in più rispetto a ieri - ma intanto era fondamentale andare avanti in coppa. Così è stato, e tra due settimane ci sarà la doppia sfida dei quarti con Nanterre, che vale un posto alle Final Four.

Ieri, infine, è stato anche il giorno del bellissimo ricordo di Alberto Bucci, con i fiori deposti sulla “sua” sedia, il video celebrativo proiettato sul nuovo tabellone e la coreografia (e alcuni minuti di assordante silenzio) della curva bianconera.