FORTITUDO, IL PREPARTITA DEI QUARTI DI FINALE
La prima cosa certa, è che ora gli stranieri avversari giocheranno. Facile dirlo dopo, ma non serviva andare alla ricerca di borse e valigie per capire che gli americani di Agrigento tutta questa voglia di sbattersi non ce l’avevano, anche se non è colpa della Fortitudo aver battuto, di fatto, una squadra dove qualcuno remava contro. La seconda cosa certa, è che gli ottavi di finale hanno detto di un girone Est dominante (tranne che nei playout), dato che siamo arrivati ad un canestro dall’avere otto qualificate su otto provenienti da oriente. Difficile capire quali potrebbero essere le soluzioni – anche facendo Nord contro Sud, ci sarebbero sette settentrionali e Roseto unico baluardo a sud di Porretta – ma, almeno, i playoff sono incrociati e non come capita in NBA o, nel nostro piccolo, in serie B. Amen, tiriamo avanti.
Si gioca un quarto prestigioso, un match che per una dozzina di anni si è riproposto tra Italia ed Europa, con la Fortitudo di solito favorita in semifinale e Treviso in finale. Qui è un quarto, in A2, ma non ci sarà, ecco, l’idea di qualcosa con un vestito scalcinato. Bologna arriva con una ulteriore settimana di lavoro per inserire Cinciarini, con la consapevolezza di essere davanti ad una di quelle sfide attese da agosto, e che sulla carta si dovrà partire senza pensare che, se Agrigento è stata bissata, anche Treviso, per forza di cose, dovrà finire come un anno fa. Tutto il resto sarà la curiosità di una sfida che si preannuncia, banale ma vero, di grande interesse.
Treviso, quindi. Primi in regular della Silver due anni fa, primi in regular di A2 scorso anno e anche stavolta. Insomma, seguendo i dettami di Boniciolli, in Veneto la capacità di confermarsi ad alto livello c’è stata eccome, anche se dodici mesi fa proprio Bologna sbarrò la strada ai Pilla’s, con due gare al Palaverde passate alla storia per vari motivi (il soffitto, le diffide, il -50 in gara 2, il riesordio di Lamma), ma anche con quella vittoria fortitudina che aprì le porte, poi, della finale. Squadra catenacciara se ce n’è una, almeno considerando le cifre del prodotto: peggior attacco e miglior difesa del lotto, Treviso avrà da vendicare non solo quanto successo nella scorsa semifinale, ma anche il -30 preso al Paladozza in regular, in un momento di interregno veneto tra la vecchia formazione degli stranieri e quella nuova. Dove, accanto a Perry, è stato inserito l’ex Capo D’Orlando Zoltan Perl (quasi 15+10 nei playoff). Superata facilmente Trapani negli ottavi, stavolta la DeLonghi potrà affrontare Bologna senza la frenesia dell’ultima volta, quando si trovò a dover fare in fretta visto il prolungarsi della precedente serie, con Ferentino. Attenzione poi al golden boy Moretti, e al play Fantinelli che contro Trapani ha sfiorato la doppia cifra di media. Negli assist.
Si inizia con gara1 domani sera al PalaVerde, ore 20.30. Diretta TRC Sport (185), Radio Nettuno e LNP Pass.
(Foto di Fabio Pozzati)