Come era stato negli ottavi, idem nei quarti. La Fortitudo fa subito cambiare il corso del fattore campo, espugnando Agrigento come era stato Agropoli con una raffica di triple nel secondo tempo, goleando e rendendo facile e dolcissima questa domenica sicula. E dolcissimo sia quell’arco da cui sono arrivati 13 canestri da 3 punti, indispensabili per andare a girare una partita che rischiava di infilarsi in una palude. Ma, intanto, il primo mattone è stato messo.

Uno schiaccione iniziale non è spia di godurie successive a inizio quarto, perché Piazza si attacca come la classica cozza a chiunque provi a portare palla, rendendo complicato agire per i bolognesi. Ergo, dopo un effimero 6-2, Agrigento fa subito break mentre Bologna non fa mai canestro, quasi sorpresa di cotanta sofferenza offensiva. Per cui, quando Eaterthon inizia a farsi spazio, ecco che diventa 18-10 dopo 10’, con la Fortitudo a chiudere la frazione con 5/15 e 6 perse.

Carraretto ha voglia di accorciare le distanze, e con Sorrentino a prendere un po’ le misure con la partita le cose sembrano migliorare. Però sotto canestro si concede davvero troppo, e Agrigento non solo fa 29-21, ma ha anche duecento o quasi palloni per fare il +9. Poi, come si suol dire, gol sbagliato gol preso: Daniel si risveglia e carica la squadra ad un 10-0 di parziale, ad un blando vantaggio che tra una cosa e l’altra viene aggiornata al 36 pari del 20’.

Si continua ad andare a spizzichi e bocconi, con sempre un leggero margine per Agrigento che però, piano piano, non riesce più a dare palla sotto canestro a Eaterthon. Sembra però che l’inerzia sia sempre sicula, con Martin a fare la tripla del 51-45. Sembra, appunto. Perché arrivano subito due triple fortitudine, e il terzo quarto è 53-51 Agrigento.

Poi, è solo Bologna, che dimostra come non è che ci sia poi tanto bisogno di andare in area, se dall’arco si fa sempre canestro o quasi. Ne arrivano 6 (saranno 7 a fine frazione), che rendono complicatissimo il finale per Agrigento malgrado uno scavigliamento di Flowers. Si fa 69-61, su becca una atroce tripla tabellata di Saccaggi, ma lo stesso Saccaggi sbaglia il -1 permettendo poi ad Amoroso una piroetta e a Candi un’altra magata dall’arco. E allora non c’è nemmeno bisogno di fare sprint per l’1-0. Martedì replica.

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