Valerio Cucci è stato ospite di Vitamina Effe, su Radio Nettuno Bologna Uno.

La vittoria con Udine vi ha galvanizzato. "Grandissima soddisfazione, venivamo da due brutti passi falsi e questo era uno stimolo in più. E' valsa due punti, io sono un tipo di giocatore che pensa a vincere e non al distacco, ora non adagiamoci sugli allori"

Il momento della squadra? "Ha avuto una grande evoluzione, ed è normale che ci siano dei saliscendi. Siamo in media con gli obiettivi, ci può essere qualche rimpianto ma la gara di domenica dimostra che stiamo crescendo: non è un arrivo ma un punto di partenza, ora arriva quella che per me è la gara dell'anno. Stiamo bene ma dobbiamo restare concentrati"

Quali sono i punti da migliorare? "Abbiamo iniziato faticando in Supercoppa, poi in campionato siamo stati convincenti ma con il problema del trovare una quadra. E' il nostro limite, ora l'importante è fare i playoff, arrivarci nella migliore posizione possibile sapendo che questi sono una ribalta importante, per noi. Il 2023 era partito bene, siamo andati in trasferta a Nardò che era in un grande momento, poi c'è stata Cividale che al di là dei nostri demeriti ha avuto una prova sopra le sue medie di Roda. La Fortitudo deve essere consapevole che chiunque l'affronta darà sempre il massimo"

Ora due trasferte importanti. Potranno delineare la vostra stagione? "Non penso al fatto che Rimini sia un derby, a Bologna di derby ce n'è solo uno. Vero che vincendo là le nostre prospettive di playoff sarebbero quasi certe, li riusciremmo a distaccare e questo ci permetterebbe di arrivare tra le prime sei nella fase ad orologio"

La A2 è un campionato difficile. "Credo che sia il campionato più difficile in Italia: tante squadre per due sole promozioni, e nessuna partita scontata. Non sto a parlare di livello e di competitività, guardo solo al fatto che in 30 partite ci sono squadre che emergono, vanno sott'acqua, riemergono. Ad esempio, non potremo pensare che la Udine vista domenica sarà la stessa alla fine dell'anno, dubito che qualcuno la voglia affrontare nei playoff"

Tu come stai? "Sempre bene, è un momento felice della mia vita. Non ho mai avuto down fisiologici, e questo è esaltante. Mi sto per laureare, è un bel momento"

Cosa prova Cucci quando la mette da 3 davanti alla Fossa? "Non lo realizzerò mai, forse lo capirò quando - spero il più tardi possibile - andrò via da qui. E' quel che si dice una emozione, spero di avere culo e di continuare a fare canestro. Io sono uno che sta avendo molto più di quanto non stia dando"

Come avete gestito i momenti di infortuni? "Non sono uno che si piange addosso. In estate sono stato dipinto come uno con problemi fisici, ma toccando ferro sto benissimo. Poi in una stagione è fisiologico che possa capitare qualcosa, ma speriamo che vada avanti così anche se sono cose che vanno messe in preventivo. Ma non esistono mai attenuanti, anche perchè non è che le nostre avversarie siano sempre state al completo. Quello che conta è sempre rimboccarsi le maniche"

Che ambizioni potrete avere nei playoff? "L'anno scorso li ho vinti, li ho fatti in tante squadre sia da favoriti che da outsider, a volte sono stato eliminato... Alla fine l'obiettivo è sempre quello di vincere il più possibile. A Scafati feci un foglio con nove pallini, perchè se riesci a riempirlo vuol dire che non sei uscito. Magari la società potrebbe avere interessi diversi, ma più si va avanti e meglio è, verso queste nove vittorie"

Sei sempre più parte di questo contesto. "Le cose mi stanno andando bene, non sono un ipocrita. Potrò avere un calo, spero di non averlo, ma quel che conta è avere sempre l'approccio giusto, perchè questa città, questa tifoseria lo merita. Vorrei stare qui il più possibile, riportare la Fortitudo dove se lo merita e poi lasciare il posto ad un giocatore molto più forte di me"

Hai un buon rapporto con Dalmonte. "Abbiamo avuto alti e bassi come normale in ogni rapporto. Io cerco sempre di essere il più sincero possibile, questo può essere un mio limite, e se devo dire qualcosa lo dico in faccia anche forse esagerando. Ma dall'altra parte ho trovato una persona che è sempre pronta ad ascoltarmi, e con lui condividiamo un piano tecnico per come tenermi in campo"

Un pensiero al mondo Fortitudo? "Un grazie ai tifosi, perchè sono romanista, c'erano sessantamila persone a vedere una partita indegna della Roma, e io dopo Cividale mi sarei aspettato un Palasport più spento, e invece c'era la stessa carica di sempre. Un grazie a loro, e un grazie alla società che cerca di metterci nelle migliori condizioni possibili per fare bene in questo sport. Stateci vicini, perchè secondo me cadremo ancora ma saremo scomodi, e questo mi fa ben pensare"

(foto Mauro Donati)

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