Alibegovic, "Ambiente bellissimo in Fortitudo, nessuno fa i capricci, perchè fare modifiche?"
Teo Alibegovic è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
Sei soddisfatto, finora? “Credo di sì”
La gente vuole la promozione, con un arrivo si andrebbe su con la pipa in bocca. Con un Alibegovic sarebbe facile.. “Dipende quale, siamo troppi”
Il mercato
Per questa Fortitudo, quale dei tuoi tre figli sarebbe meglio? “Tutti e tre, dipende dall'età e da quello che stanno facendo di buono nelle loro società. Forse direi Mirza, perchè ci sarebbe bisogno di profondità in quel ruolo: i lunghi stanno giocando veramente bene, e sabato la partita l'hanno vinta loro perchè Udine non ha trovato risposte alla fisicità dei nostri. Ma siamo primi in classifica, e non ho mai visto nessuno cambiare una gomma che non è bucata. Le cose stanno andando bene, con passi sicuri e non più lunghi della gamba. La squadra mi piace da morire, non molla mai, e questa è una dote fantastica. Abbiamo visto qualcuno risuscitare, come Fantinelli e Aradori, giocatori che per anni hanno avuto bisogno di un leader in panchina e stanno facendo stagioni bellissime. Stiamo avendo pazienza con Giordano e Morgillo, ed è bellissimo vederli strappare minuti ai veterani"
Udine doveva dare filo da torcere, non è andata così. “Ho avuto più paura di qualsiasi altra partita al Paladozza, sapendo della loro profondità negli esterni e nella loro capacità di fare canestri incredibili. Grazie a Caja, per l'ennesima volta, la partita è stata preparata al meglio, e Udine non è riuscita a fare nulla che sia andato bene. I nostri esterni, visti come attaccanti, hanno fatto grande difesa e i nostri lunghi, visti come gregari, hanno dominato. Felicissimo poi che Giordano abbia messo così tanta pressione e una tripla al momento giusto, quando si doveva indirizzare la partita, che ha fatto saltare in piedi il palasport”
Preferiresti far crescere le seconde linee o fare un inserimento? “Ripeto, perchè tutti sono così in attesa di cambiamenti?”
Perchè Caja ne ha spesso parlato, magari. “Se noi vogliamo andare su, dobbiamo guadagnarcelo sul campo. Poi staremo sempre attenti ai giocatori, abbiamo Basciano che ci guarda, ma non dobbiamo prendere solo per prendere”
La Virtus in Eurolega ti sta sorprendendo? “No, piuttosto è stato sorprendente il rendimento dell'anno scorso, perchè mi aspettavo qualcosa di piuù”
Responsabilità di Scariolo? “Qualcosa sì, chiaro, perchè non è possibile che uno che stava per essere tagliato ora giochi da Dio.”
E cosa avrebbe fatto Mannion, con Banchi? “Appunto questo. La Virtus ha sempre cercato di migliorare le squadre, e non il gioco. Con cambi, tanti cambi, ma non sempre questi portano serenità nello spogliatoio: io ho visto dei presunti Jordan arrivare negli spogliatoi e distruggere squadre perchè sono idioti, e al contrario ho visto gente moderata che è stata invece utile. Non è detto che un cambio porti sempre bene, un allenatore si deve rendere conto che prende un corpo totalmente nuovo, e non è detto che la chimica migliori. E questo lo dico per la Virtus come per tutte le squadre che cambiano tanto”
Quindi meglio Caja al posto di Dalmonte. “E' stato aperto un nuovo ciclo, il coach ha scelto questi giocatori e loro sanno che lui è il responsabile del progetto tecnico, lo ascoltano e vanno avanti. Quello che è trainante è il modo in cui Angori, lo scorso anno a disagio a fine stagione, ora stia bene: quando Caja è stato espulso, i ragazzi hanno ascoltato Angori senza problemi”
E il cambio tra Muratori e Tedeschi quanto ha inciso? “Alcune cose non erano gradevoli, c'era un agente come direttore generale e questo mi ha dato molto fastidio. Ma tra Muratori e Tedeschi c'è stata ottima sinergia, stanno andando avanti: il nostro passato e il nostro presente stanno lavorando per il nostro futuro”
Muratori ha delegato troppo a Pavani? “Se i risultati sono stati questi, forse sì. Altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di fare dei cambiamenti. Era chiaro ci fosse bisogno di un passaggio di proprietà, e io voglio ricordare che oltre a Tedeschi ci sono altre sei persone che mettono soldi, e Muratori continua a dare una mano: lui ha bisogno della Fortitudo e viceversa"
La discontinuità con lo scorso anno è che ora c'è chiarezza nei ruoli. “Come andavano le cose l'anno scorso meglio non sapere, a me va bene quello che sta succedendo adesso e vorrei parlare di Caja, Bolpin, Freeman, Ogden, Aradori e compagnia bella. Il passato è passato"
Avete azzeccato gli stranieri. “Non solo come statistiche ma anche come sono contestualizzati. Abbiamo piccoli italiani, e una addizione alla squadra con stranieri diametricalmente opposti: un longilineo tiratore e una roccia, che sabato è stato grande anche se non mi piace trovare un unico MVP. Anche Fantinelli a volte fa grandi cose pur non avendo statistiche evidenti”
Pozzecco è stato esonerato da Parker, e tutti lo hanno difeso, Petrucci in particolare. “Mi sembra poco serio che Parker prenda Pozzecco, e tutti sappiamo che tipo sia il Poz, e licenziarlo dopo poco tempo. Lui deve dare tranquillità alla squadra a suo modo, in Nazionale ci è riuscito e tanti giocatori vogliono andarci perchè c'è lui”
Il segreto
Un ricordo della notte del 1992? “Io non ero nemmeno la prima scelta, ero la terza. Ma quando sono arrivato è scattata una scintilla, perchè non sempre le cose pianificate finiscono bene, a volte è meglio ragionare di stomaco. Siamo andati in campo facendo tutto per tutti, ci siamo dati una mano reciproca, e io rivedo quello spirito in questa Fortitudo: la gente sta zitta, pedala, l'allenatore fa l'allenatore, i dirigenti non fanno i tuttologi, e noi siamo qui per il futuro. Tutti aiutano, nessuno fa i capricci, e questo è il succo che ci ha portato qui. Fossimo diversi, saremmo quinti in classifica: siamo una buona squadra, ma per essere primi devi fare il massimo ogni giorno. Questo mi riempie il cuore, e mi spaventa fare qualcosa che possa danneggiare la simbiosi che c'è nello spogliatoio”