Luca Dalmonte è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Roma è forse la squadra che è più un cantiere aperto, considerando i tempi in cui ono arrivati i giocatori americani. La Fortitudo dal canto suo sta cominciando ad acquisire la filosofia di gioco di coach Sacchetti, grazie ad elementi come Banks, Aradori e Happ, ma giustamente deve ancora crescere nell'identità e nella continuità. Non è semplice fare un pronostico.
LA Fortitudo l'ho vista alla ricerca di se stessa, con un rendimento ondivago normale in questa fase della stagione. Come tante altre squadre eccetto Milano ha dato la giusta interpretazione della Supercoppa, quella di un precampionato. Mi ha sorpreso Dellosto, ha dimostrato di essere un giocatore su cui i compagni possono fare affidamento anche in partite emotivamente difficili come il derby. La conferma è stata invece la presenza di Banks e Aradori come principali terminali offensivi dell'Aquila sul perimetro. Mi è piaciuto anche Totè, ha garantito una buona presenza. Gli USA esordienti? Il tempo sarà loro alleato per l'inserimento nella squadra.
Le riaperture? L'OMS ha pubblicamente riconosciuto che l'Italia è stata il Paese migliore nell'affrontare la pandemia ed è la verità. Questo è stato possibile perché una buona parte della popolazione, con grande disponibilità e intelligenza, ha fatto sacrifici importanti sotto il profilo comportamentale, e. contemporaneamente, sono stati affrontati sacrifici economici. Nella vita, ognuno deve rispettare il proprio ruolo. Se il Comitato Tecnico Scientifico deciderà che il 25% della capienza degli impianti è la percentuale giusta per garantire serenità a chi entra nei palazzetti ben venga. Tre mesi fa questo traguardo era difficilmente ipotizzabile. È un buon risultato da cui ripartire."

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92