Aradori, "Domenica dovrei rientrare, ho lavorato bene"
Pietro Aradori è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
Stai per diventare padre! “Mancano due settimane”
Diventi babbo e torni in campo! “Così pare”
Data del rientro? “Mi sto allenando con la squadra dalla settimana scorsa, dovrei rientrare domenica prossima. Già da un mese sto facendo lavoro individuale, poi da poco anche con il gruppo. Grande lavoro dello staff medico Fortitudo, di tutti i fisioterapisti: abbiamo lavorato bene e un passo alla volta tutto sembra pronto”
Questa squadra vale più di quella dello scorso anno? “E' più completa, ma non è scontato che questo porti ad una stagione migliore. Ci sono più rotazioni, ma anche l'anno scorso tutti hanno portato il proprio importante mattoncino. Ora sta a noi fare in modo che tutto vada nella giusta direzione”
Cosa ti ha chiesto Cagnardi rispetto a Caja? “Nè Devis nè Attilio mi hanno mai fatto richieste particolari, è un discorso più ampio”.
E cosa ha chiesto alla squadra, in generale, rispetto all'anno scorso? “Ogni allenatore porta le proprie caratteristiche, sia Caja che Cagnardi hanno le proprie convinzioni. Alcune idee sono simili, altre diverse a partire dalla gestione degli uomini”
Caja ci ha telefonato, non ha gradito le recenti dichiarazioni di Alibegovic. Alla fine della scorsa stagione, cosa ti ha detto? “Quello che mi ha detto di personale lo tengo per me. Non mi ha detto nulla della rottura con la società. E' stata sì una stagione da MVP per me, ma il basket è uno sport di squadra: se i risultati non arrivano tutto viene valutato verso il basso.”
Un qualcosa che ti ha detto facendoti piacere? “Mi aveva detto che avrei e avremmo fatto un grande campionato, alla fine mi ha detto che aveva ragione e gli ho risposto che è stato così per merito mio, in campo ci andavo io”
Il cambio tra Ogden e Gabriel? “Ogden era meno conosciuto di Gabriel ma ha fatto una grande stagione, un giocatore totale che è andato in una squadra ambiziosa. La carriera di Kenny parla per lui, è un nome più altisonante, ma non è scontato scendere di categoria e fare una grande stagione”
Che sensazioni hai avuto da fuori? Avete perso più partite di quante non ne avete vinte. “In realtà siamo 3-3”
Comunque, il bilancio? “Siamo stati parecchio sfortunati. Alla prima ci è mancato Mian e a Milano siamo stati sempre sotto. Poi un campo difficile come Rimini buttandola un po' via per colpe nostre. A Nardò abbiamo condotto dall'inizio alla fine e dovevamo portarla a casa. Abbiamo fatto più trasferte che casalinghe, e al di là dell'importanza del Paladozza le trasferte sono toste: a Nardò hanno festeggiato come se avessero battuto il Real Madrid dei Galacticos”
Senza il tuo infortunio e la boiata di Ogden potevate ottenere la promozione? “Le partite vanno giocate, forse potevamo arrivare a gara 5, ma è andata così”
Stai vedendo l'Eurolega? “E' tosta, si gioca tanto, poi c'è in mezzo anche il campionato, dove affronti squadre che si preparano per una settimana. Servono tanti giocatori, e la capacità di gestirli tutti”
Tu, Belinelli e Hackett avete fatto la storia della pallacanestro europea. “Sono giocatori che non si discutono, possono aver avuto un inizio di stagione sotto le aspettative ma non si possono sempre vincere premi o svoltare partite. Ad ogni modo, sono due grandissimi”
Anche i giornalisti non criticano mai i colleghi… “Lo penso veramente!”
Rendono il 40% meno del solito. “Non ho visto abbastanza per giudicare”
Ad un certo punto un giocatore capisce che sta invecchiando? “Al massimo posso parlare per me. Fino a qualche anno fa giocavo anche in estate, in Nazionale. Ora ho più tempo per allenarmi individualmente, c'è il ricambio generazionale, e mi sento meglio di qualche anno fa al netto dell'infortunio. Spero di metterlo in pratica”
Le vostre avversarie in A2? “Cantù, Udine, poi a me piace Verona e altre due come Brindisi e Pesaro che hanno fatto tanti cambiamenti. In A2 è importante come costruisci la squadra e avere fortuna, perchè se ti si fa male uno straniero non è facile fare modifiche come magari si possono fare in A1. Rimini, Rieti e Milano stanno andando molto bene”
Cosa non ti convince della Virtus? Banchi poteva essere esonerato se non avesse vinto a Belgrado. “Me lo ricordo quando era assistente a Siena, poi non abbiamo più lavorato assieme. E' un grande allenatore, è presto per pensare ad esonerarlo: si deve dare la possibilità a tutti di far errori, serve continuità e non si può fare tutto subito. Io prima di esonerarlo ci penserei due volte”
Invece Messina, a Milano, nessuno lo mette in discussione. “Non saprei, la carriera di Messina parla per lui. L'Eurolega è molto difficile, ogni partita è un livello talmente alto da non permetterti di essere impreparato, ed è un niente restare fuori dai playoff"
Perchè si fatica in Eurolega? Mancano i giocatori? “Le squadre italiane fanno mercato come le straniere, alcune hanno più possibilità di altre, quindi i giocatori ci sono in un mercato libero come quello attuale. Ci sono annate in cui una italiana vince una coppa o arriva alle Final Four e altre in cui non va così. Ogni anno ci sono 7-8 squadre che possono arrivarci, e se non ce la fanno sembra abbiano fatto una stagione fallimentare”
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Nome del bambino? “Axel”
Il video della trasmissione, grazie a Sportpress