BONICIOLLI: QUESTI RAGAZZI SANNO DI AVER PERSO UN DERBY GIA' VINTO, QUESTO SARA' UNA SPINTA IN PIU'
Il coach della Fortitudo Matteo Boniciolli ha presentato in conferenza stampa il derby di domani sera.
Ecco le sue parole:
Come sta la squadra? Raucci è in panchina ma non credo giocherà, salvo grande emergenza. La squadra sta bene, ma noi stiamo bene da un mese. Abbiamo il miglior record di vittorie del girone di ritorno, per quello che conta abbiamo vinto due partite in più della Virtus, noi abbiamo fatto 9-4 e loro 7-6. Senza l'infortunio di Ferrara sarebbe stato un girone di ritorno perfetto. La squadra sta molto bene ha ricominciato a difendere come l'anno scorso, e questo per noi è fondamentale. La vittoria di Recanati è stata fondamentale per la classifica e per la fiducia. In settimana si è visto anche un po' di sano sangue, qualche gomitata involontaria che ha fatto sanguinare qualche naso. C'è una bella atmosfera, affrontiamo la capolista che ha fatto un grande campionato.
Dato che mi era stato detto che siamo più vecchi della Virtus, ho chiesto ai miei assistenti di controllare. Come campionati di serie A (A1 e A2) alle spalle, esclusi gli americani, la Virtus ne ha 61 e noi 39, 22 anni di differenza di partecipazione che possono pesare. Ma noi stiamo coltivando questa piccola utopia attraverso il lavoro di giovani giocatori ambiziosi, e non attraverso una costruzione canonica di squadra - a cui dovremo ricorrere l'anno venturo se le cose non dovessero andare bene - e credo che complessivamente abbiamo fatto un buon lavoro.
Hai preparato una partita come le altre? No, abbiamo preparato con grande attenzione Forlì, Recanati e questa. Non è come tutte le altre, è una partita importantissima per la città e per i nostri tifosi. Voglio che i nostri giocatori capiscano - a parte Mancinelli che lo sa - che partecipano a un evento unico, preparato da una presentazione come quella di ieri - per me splendida - Piazza Maggiore all'imbrunire con una foto della squadra proiettata sulla terrazza di fronte, quando capita? Abbiamo preparato la partita con grande attenzione.
Un lavoro dal punto di vista mentale? Lo stiamo facendo da tutto l'anno. Quando giochi a Bologna, alla Fortitudo, dove ci sono 9 persone a tempo pieno attorno alla squadra, vuol dire che la società sta facendo un percorso di alto livello. E mi ha fatto piacere leggere l'intervista di Stefano Mancinelli in cui dice che non si allenava così da diverso tempo. L'alto livello prevede un'offerta di alto livello da parte di società e staff, ma anche una risposta di alto livello da parte dei giocatori. Serve grande impegno fisico e mentale. C'è chi ce la fa, chi non ce la fa, chi ce la fa a volte, chi va richiamato ogni tanto.
Averne già giocato uno conta molto, oltre all'aspetto tecnico conta quello motivazionale. Questi ragazzi sanno di aver perso un derby già vinto, questa è la verità. Una squadra più matura della nostra sul +6 a pochi minuti dalla fine non l'avrebbe persa mai. Quest'anno abbiamo fatto robe inconcepibili nella gestione dei finali di partita, invece a Recanati - dove stavamo rischiando di gettare la partita - siamo riusciti ad andare oltre i nostri limiti di gestione, e questo mi fa pensare che in caso - probabile - di finale punto a punto ogni giocatore avrà una spinta in più a non dilapidare quanto costruito, a non dare un calcio al secchio del latte appena munto, cosa di cui quest'anno siamo stati specialisti. Su questo sono incazzato dalla mattina alla sera e i giocatori anche, perchè glielo faccio notare.
Anche se l'esperienza dei nostri 39 anni di serie A rispetto ai loro 61 conterà.
Ieri sera io sono stato alla parte iniziale della presentazione, poi sono andato a sentire Corrado Augias che parlava della Passione di Cristo, poi sono tornato. Quando ho visto Leonardo Candi in giacchetta tra assessori e industriali... bah. Fa tutto parte di quello che capita quando giochi qua. Quando giochi in una delle due squadre di Bologna vivi in una realtà che non ha analogie in Italia e poche in Europa. Uno dei nostri compiti è sapere stare dentro a questo clima e a queste dimensioni.
Rispetto al 4/4 da tre di Candi, ho letto cose tipo "misteriosamente ricomincia a segnare". Misteriosamente... lui passa dal 35-40% di media allo 0%, e io aspetto. Noi abbiamo uno dei migliori 5 specialisti d'Europa per il lavoro individuale, e io aspetto. Passano 1-2-3-4 settimane, poi lo chiamo e chiedo. "Quante volte sei andato da Comuzzo in questo mese" "Mai. Sai coach, ho preferito stare a casa a rilassarmi". Dovete sapere che la settimana scorsa in allenamento - a fronte di un errore inconcepibile di un mio giocatore, mi sono messo a gridare a centrocampo "Boniciolli torna a Trieste!". Tu torni a casa a rilassarti? Facciamo che da domani non ti rilassi più, e vai a tirare 300 tiri da tre punti al giorno. Passano 20 giorni, 4/4. Strano...
Ma perchè il povero Montano sta in panchina, lui deve stare sempre in campo! Il mio compito è quello di ricordare a chi fa il giocatore professionista che quando le cose vanno male ci si allena di più, non si sta a casa a rilassarsi. Serve molta pazienza, a volte aspettare un mese per aspettare che il giocatore maturi la sua decisione. Se matura quella sbagliata devi intervenire. Bisogna gestire un gruppo di giocatori che hanno 39 campionati di serie A alle spalle, di cui 25 due (Mancinelli e Gandini), e Ruzzier che è il terzo più esperto ha passato gli ultimi due anni in panchina a incitare i compagni. E tutto questo vivere la Messa Pasquale, il castello addobbato... due anni fa Raucci era sempre quello che retrocedeva in C1 col CUS Torino. E' un impegno notevole, sia per loro che per me. Perchè ogni tanto la natura umana ti porta a pensare che fare colazione col caviale ogni mattina sia standard. Invece non è standard, e quindi ogni tanto devi tirare un calcio nel culo, ribaltare una scrivania, tirare una bottiglia, così si svegliano. "Boniciolli, torna a Trieste!"
Un appello alle tifoserie? No, ognuno fa quello che ritiene di dover fare, e si qualifica come tale.
Il video, grazie a Sportpress.
(Foto di Fabio Pozzati)