Vencato, "Quando la Fortitudo chiama la risposta è solo una"
Luca Vencato è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
La prima impressione di Bologna? “La prima al Paladozza davanti al mio pubblico, dopo tanti anni da avversari, è stato emozionante. Qualcosa che non si può spiegare”
Chi ti ha chiamato in Fortitudo? “Direttamente il coach, che ha dimostrato la sua volontà di farmi entrare nel gruppo. Dispiace per Sabatini, perchè noi giocatori siamo una unica famiglia, ma quando la Fortitudo chiama la risposta è solo una. E io sono onorato di fare parte di questa famiglia”
Come sono stati i primi allenamenti, dopo il post Pesaro? Sappiamo essere stati allenamenti duri. “Prima di Pesaro avevo fatto solo due allenamenti, mi disse di dover fare il regista. Ho davanti un grande come Fantinelli a cui posso solo cercare di rubare i trucchi del mestiere. Dopo Pesaro abbiamo lavorato duro per riscattarci, ci è mancato Gabriel ma abbiamo fatto contro Udine una grande prova portando a casa due punti importanti”
Cosa hai capito di questa squadra? “Ha giocatori che hanno il nome che li anticipa, con carriere incredibili. Umanamente sono fantastici, mi hanno aiutato ad inserirmi fin da subito. Io sto cercando di immagazzinare il più possibile per poter portare il mio mattoncino alla causa”
Ora c'è il miglior Aradori!! “E' bresciano come me, e giocare con lui è un sogno. E' un ragazzo fantastico, che viene da un infortunio grave, ma nelle ultime partite ha dimostrato di essere tornato quello che era, un piacere per gli occhi”
Con Caja si migliora? “Assolutamente. Ho parlato con tanti che lo hanno avuto, in particolare Cusin: è molto esigente come è giusto che sia, ma è un professore con cui si può solo imparare e migliorare. Per la carriera di un giocatore avere l'opportunità di lavorare con lui è una grande occasione per crescere”
Il progetto è di salire subito in A1? “Da spettatore e ora da giocatore penso che la Fortitudo sia una piazza che merita di stare al piano superiore. L'obiettivo di tutti noi è portarla là, dovremo pensarci partita per partita per recuperare strada ed essere pronti per i playoff”
Avevi capito che il problema di Gabriel fosse così grave? “No, però in allenamento vedevamo che soffriva tanto, e dagli esami è uscito qualcosa di importante. Spero torni il prima possibile, è un giocatore fantastico e abbiamo bisogno di lui”
Con un menisco però si torna dopo 15 giorni… “Ho avuto il suo stesso problema anni fa, bisogna stare molto attenti nel periodo post operatorio. Dovremo essere bravi a fare ancora più gruppo, assieme al nostro tifo, per non sentire la sua assenza e tenere duro quando tornerà a disposizione”
Tu quanto sei stato fuori? “Pronto dopo due mesi, ma ogni infortunio, ogni operazione, è un percorso soggettivo. Speriamo torni presto, ma soprattutto che torni quando sarà il momento giusto per evitare ricadute”
Tornerà per i playoff? “Non so quale sia la tipologia del suo intervento”
Come è finita la tua esperienza ad Orzinuovi? “Dispiace, da bresciano essere capitano in una squadra a Brescia è qualcosa di bello, ma sappiamo che questo è il nostro lavoro. Io ho solo dovuto cercare di essere pronto quando il coach mi ha chiamato e di fare il meglio per la Fortitudo. Non è stata una scelta mia, lasciare Orzinuovi, ma si è chiusa una porta e si è aperta un portone”
Fosse stata una scelta tua avresti comunque lasciato Orzinuovi per arrivare in Fortitudo? “Se un giocatore dicesse no alla Fortitudo, io lo chiamerei per dirgli che non sta bene”
Le candidate per la promozione diretta? “Le prime tre in classifica sono le più attrezzate, poi decideranno gli scontri diretti. Noi cerchiamo di lavorare partita per partita, vedremo alla fine del girone di ritorno dove saremo, dobbiamo pensare a questo”
Segui la A1? Così ti prepari per il prossimo anno? “Abbastanza”
Senti il dualismo con la Virtus? “A Bologna si sente. Io sto cercando di immagazzinare le cose nuove che mi vengono chieste dal coach ed entrare nei meccanismi della squadra. Sappiamo che a Bologna la rivalità è grande, ma io penso a cosa fare per la Fortitudo”
Cosa è cambiato con Ivanovic, in Virtus? “Ho poca esperienza, ma quando c'è un cambio di allenatore tutti i giocatori devono sentirsi responsabilizzati. Sanno che qualcuno ha pagato, e quindi si deve cercare di dare di più. In Virtus forse sta capitando questo”
In A1 oltre alla Virtus e Milano chi arriverà in semifinale? “Brescia e Trapani sono attrezzate, Trento sta sorprendendo tutti con il doppio impegno”
Antonini ti ha cercato? “Ci ho giocato contro, ci ho perso allo scadere, non ho avuto la fortuna di relazionarmi con lui”
Caja è un allenatore di A1 in prestito alla A2. Da cosa si capisce che ha qualcosa in più rispetto agli altri? “Ogni allenamento è un clinic, cura in maniera assoluta ogni minimo dettaglio, è in grado di far crescere i giocatori in maniera esponenziale, ha una conoscenza del basket per cui anche chi ha 10 anni di esperienza in questa categoria si sente al primo giorno di scuola. Ti fa assimilare concetti che sembrano banali, ma ti fa capire tante differenze rispetto alle tue conoscenze"
Un giocatore della Virtus che potrebbe alzare il livello della Fortitudo, registi esclusi? “Avrei detto Pajola, ma perderei il posto”
Sarebbe però molto simile a Fantinelli. “Fantinelli potrebbe giocare in qualsiasi squadra di A1, per fisicità e per QI. Comunque, tralasciando Belinelli per la carriera e il talento, alla Virtus toglierei Cordinier"
Ma qua c'è Aradori! “Cordinier in tutte e due le metà campo è di primissimo livello, in A2 sarebbe straordinario”
Zizic in A2 farebbe 25+15. “Assolutamente”
Pure Shengelia in A2 farebbe grandi cose. “Scelta troppo scontata. Anche Diouf in A2 potrebbe spiegarla”
Se oggi ci fosse un derby, non sarebbero giocabili? Che differenza ci sarebbe? Quanta differenza c'è, oggi, tra una squadra di Eurolega e una di A2 come la Fortitudo? “Questa è una della A2 più forti degli ultimi 15 anni, ma il divario fisico sarebbe incolmabile. Parlando come se fossimo al bar, si lotterebbe per stare sotto i trenta di divario. Noi però avremmo la Fossa dietro le spalle e sarebbe una arma in più”
Quanto è stata importante la Fossa nella gara con Udine? Freeman e Aradori sono stati encomiati dall'allenatore. “Giocare al Paladozza rende la partita difficile per qualsiasi avversario. Giocandoci per la prima volta con la maglia della Fortitudo senti una spinta in più, qualcosa che non entra nelle statistiche ma ti sembra di giocare sei contro cinque. Senza, sarebbe tutto molto più difficile”
Se Fantinelli non ha giocato quasi mai in A1 ci sarà una ragione, lui dice che preferisce giocare che non fare panchina. “Capisco il suo ragionamento”
Dove finirà il ruolo del play in un mondo che va verso il corri e tira? “Si sta perdendo il senso del ruolo che aveva il play, sembra che ormai ogni giocatore possa coprire qualsiasi ruolo. Ora anche i play devono abituarsi a richieste diverse rispetto a 10 anni fa”
Caja ti farà giocare accanto a Fantinelli? “E' una opzione, io per ora cerco di concentrarmi nel ruolo di play e poi sono a disposizione del coach per fare il possibile e ottenere risultati”
Panni va ancora a strappi, cosa puoi dirgli e dargli? “Abbiamo giocato assieme a Ferrara, è un giocatore che spicca per qualità offensive e tiro, prende fiducia da quello, ma in difesa è di quelli che affronta sempre gli avversari più pericolosi. In attacco si prende le proprie responsabilità, speriamo diventi il più prolifico possibile”