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Un instant replay, 4 anni fa, aveva dato lo scudetto alla Fortitudo. Una azione allo scadere, i 3 secondi di Israel, avevano dato una promozione, 16 anni fa. Questione di centesimi, che una volta vanno bene e l’altra volta no. Tutto è racchiuso nell’ultima azione della serie A Fortitudo: a 6” Huertas si inciampa, si salva in palla a due, e il freccione lo favorisce. Restano due secondi per chiudere l’azione, rimessa dal fondo, palla a Scales, cesto. Oltre i 24”, però: c’è lungo conciliabolo, c’è rabbia, tanta rabbia, ma l’impressione è che la fischiata sia giusta. E, nelle poche briciole di tempo rimaste, Poeta scappa via e si mangia quel che resta di Bologna. LegaDue, nel modo più atroce, morendo grassi dopo un terzo quarto dove si stava quasi dominando. Colpe, colpe di tutti. Anche dei tifosi, forse, che incitando Roseto – i nemici numeri uno di Teramo – incendiano una platea che forse nulla aveva da chiedere a questa partita. La cronaca è questa. Poi, per tutto il resto, se un resto ci sarà, alla prossima. Ammesso, e non concesso, che di prossima si potrà parlare. Per ora, scesi al piano di sotto, tanti dovranno chiedere scusa. <br> <br>

Si parte subito con l’handicap, quando alla prima azione difensiva Gordon si pianta contro un blocco (su Brown, stessa azione in cui l’anno scorso Jenkins ci lasciò una mascella), rimettendoci una spalla, e con i 2 falli di Papadopoulos in poco più di 4 minuti. Costretto quindi Pancotto ad affidarsi allo spuntato Scales così come allo sfarfallante Cittadini, le parità iniziali vengono ribaltate da un solitario Carroll, che usa ed abusa delle altrui difese. 13-21 di massimo vantaggio, mentre Mancinelli è l’unico a dare risposte immediate, e poco altro viene partorito dall’attacco biancoblu, che fa 16-23 alla prima sirena. <br> <br>

Capobianco non vuole infierire, ribalta sul parquet tutto il suo secondo quintetto, e ne approfitta subito il riesumato Fucka, sette immediati per il pareggio, in una sua gara personale con Hoover che dice un tecnico per parte, ma anche il quarto fallo dell’italosloveno che non è propriamente una buona notizia per Pancotto. Ma il rientro in campo di Cittadini è un po’ più intenso, e tra lui e Malaventura, malgrado una impressionante messe di tiri liberi sbagliati (7/12 nel parziale), le sonnolenze teramane vengono punite: 33-29 prima, 36-31 poi, con Slokar che da fuori sbaglia la tripla del possibile +8. Gol sbagliato gol preso, come si suol dire, e il rientro dei titolari porta maggiore equilibrio a Teramo, con Poeta che riporta sotto i suoi. 40-38 l’intervallo, nasino biancoblu ancora timidamente avanti. <br> <br>

Durante l’intervallo la Fossa prova anche a <i>corrompere</i> il povero Piazza, ricordandogli i trascorsi biancoblu e, soprattutto, segnalando che il contemporaneo vantaggio virtussino su Treviso non lascia particolari motivazioni a questa Teramo. Ma a cercare di dare la scossa è soprattutto la stessa Fortitudo, che torna in campo con testa e concentrazione giusta. A partire da una tripla di Mancinelli, passando poi per le buone cose sotto canestro di Slokar e Papadopoulos, mentre Teramo non sembra averne particolare voglia. Ci sarebbe di che provare l’allungo totale, con lo stesso Slokar a fare 54-42, ma qui si sveglia Moss, che fa il -8 subito dopo uno sdeng di Malaventura che avrebbe portato al +14 bolognese. Fuga rintuzzata, resta il vantaggio, 60-52 al 30’. <br> <br>

Le notizie che arrivano da Udine lasciano la Fortitudo sola al proprio destino, ma sono più che altro le news da Teramo a non essere esattamente piacevoli: la squadra di casa prova a girarla, e ci riesce con Carroll e Amoroso a banchettare su una F inspiegabilmente sgonfia. Arriva quindi il sorpasso, 62-63 con Poeta, ma Bologna prova a non annegare.C’è un altro +3, siglato da Fucka, anche se continuano ad essere troppi i liberi sbagliati. Il finale, poi, è atroce: sorpassa Moss, risorpassa Huertas, poi Mancinelli butta via una tripla che sarebbe stata, forse, serie A. Amoroso ribatte e fa +1 Teramo, Huertas si incarta e poi l’azione già descritta. La fine: ora sarà tempo di ricorsi, per un cesto annullato precedentemente a Malaventura a fine terzo quarto, per una bottigliata presa a Nicolai. Ma forse, non ci credono nemmeno loro.

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