IL RITIRO DI MARKO MILIC
Boniciolli l'ha spesso definita come "la prima Fortitudo al risparmio". Quella che, svanite le varie versioni danarose del passato, guardava un po' più attentamente la propria borsa cercando anche scommesse e non solo pesanti (presunte) certezze. C'erano centri bulgari e belgi, e anche lui. Marko Milic, sloveno nato a Kranj come Gregor Fucka, che in questi giorni a 38 anni, dopo aver recentemente svernato in Kuwait (!!), ha annunciato il ritiro.
Milic era il classico giocatore con dissonanza tra altezza da esterno (200cm arrotondati per molto eccesso), fondamentali da ala forte, e mano da... calciatore, o comunque non da cestista, visto che il tiro da fuori era inversamente proporzionale all'esplosivitá dei garretti. Questi lo portavano a vincere gare delle schiacciate saltando automobili, il primo invece era di quelli che le difese potevano battezzare eccome. Se la cavava con la versatilità e la difesa, in quel 2001-02 dove una rivedibile Fortitudo riuscì comunque a far finale. Malgrado un settore esterni con l'ormai ingrigito Pilutti, un Meneghin giá disconnesso, e l'atroce Tonino Goldwire a pompar (?) palla. E Milic, esterno da 5/34 da 3.
Lunga poi la sua carriera, con svariate tappe italiane tra cui anche la neopromossa Virtus, 4 anni dopo, uno dei non pochi ex Fortitudo che avrebbero vestito i colori bianconeri nel dopo Madrigali. Con molte meno velleitá da esterno e tanti, tanti rimbalzi (quasi 8 di media) per la sua altezza. E giocando con Zare Markovski praticamente tutti i ruoli, da pivot a playmaker, in caso di emergenza.
Dopo, come detto, altra Italia (Cremona) e non solo, fino all'Iran e al Kuwait. Rimanendo, per tanti, quello che schiacciava saltando le automobili.
https://www.youtube.com/watch?v=UcKXNw7UVjE