Fossero apparsi i marziani, ieri, al Paladozza, sarebbe stato difficile spiegare loro che quello che stavano vedendo non era pallacanestro, o sport, quanto piuttosto roba da mettere sotto il file dell'arte, della letteratura, fate voi. Una squadra che nell'ultima casalinga, spalle al muro, senza un americano (senza un americano, in un campionato dove ne giocano due a truppa), con un play che in queste ore sta facendo la maturita' (e, diciamocelo, noialtri abbiamo passato la notte prima degli esami in modi un po' più soft che non giocare una gara 4 di finale), e che invece di alzare bandiera bianca asfalta Brescia con una prova di straordinaria bellezza. Bellezza, prima di tutto il resto, con uno spettacolo che dal campo e' andato sugli spalti, o forse il contrario, o forse campo e spalti, a dire il vero, erano fusi in una unica, sola, grande anima. La squadra piu' fortitudina di sempre, qualcuno dice: forse e' vero, ricordando che le grandi armate seragnolesche erano fondate piu' sul talento - e i dobloni - che non sul tema cardiaco. Intanto, la vita c'e', e sposta tutte le proprie pulsazioni allo spareggione di venerdi'.

Su ieri, onestamente, poco da dire, perche' servirebbe solo tenere negli occhi quanto si e' visto e basta. Di fatto, al netto della umana frenata finale, in una serie dominata dalle difese si e' navigato ben oltre il 50% sia da 2 che da 3, spedendone 5 in doppia cifra e scherzando contro una avversaria che ad un certo punto, forse, sperava solo nell'arrivo del 40' per sottrarsi a cotanta corrida. Chiaro che venerdi' sara' diverso, perche' finora Brescia nelle sue case nei playoff non ha mai perso, perche' i contatti verranno valutati in altro modo, perche' l'arbitraggio non sara' "non ostile" come lo e' in casa, e perche' non si puo' pensare che i Diana's siano di colpo evaporati. Come non si poteva pensare che lo fossero i Ciolli's, solo una settimana fa.

Straordinaria bellezza, appunto, al di la' di come andranno le cose, perche' ieri si e' visto qualcosa di spirituale, come detto da Lamma. Non dimenticando tanti tasselli: ad esempio, che a inizio stagione qualcuno criticava il coach, reo di aver costruito una squadra di suoi mediocri pretoriani solo per ingozzare il proprio ego. Servirebbe uno dei suoi timeout, oggi, a microfoni accesi, per verificarne la risposta. Non dimenticando nemmeno dove si era una trentina di mesi fa, quando il papa' di Mirza diceva, dopo una delle tante sconfitte di quella scarsa prima Fortitudo del dopo restaurazione ma che Tortona e Mortara, qui ci sono Mosca e Tel Aviv che aspettano la Effe!. Visionario, certo. E ben sapendo che non solo Mosca e Tel Aviv sono ancora lontanissime, ma che nemmeno Cremona e Avellino, per intenderci, sono poi cosi' vicine. Pero', ieri, lo spettacolo e' stato da Eurolega, nessuno si senta escluso. Compreso Alessandro Gentile, che ha passato la serata a riprendere lo spettacolo della tifoseria. Che lui non ha mai affrontato da giocatore, e che forse ricorda solo perche', papa' suo, da queste parti non e' che abbia mai avuto alto gradimento.

Infine, l'annosa questione biglietti, ci perdoni Boniciolli - che ieri, commosso, ha pianto senza bisogno dei cori che di solito vengono dedicati all'attuale CT della Nazionale - se ci si ritorna. Gara 5, finale, e il divieto di trasferta. Roba atroce, tutto qua, mentre perfino la Corea del Nord, a modo suo, offre ostello ai viandanti. La Fossa dice piu' o meno se non ci fate andare al Palasport di Montichiari, andremo nei bar di Montichiari: le regole vanno rispettate, ma quando sono davvero illogiche come in questo caso, qualcuno dovrebbe porsi dei dubbi. A partire da chi ha iniziato le danze. Ci divertiremo.


Ancora un altro entusiasmo ti fara' pulsare il cuore - Ne basterebbe un altro solo, di entusiasmo. Ma dire che se anche non andasse bene da ieri le cose non saranno piu' come prima, e che si e' definitivamente riaggiustato un filo che si era dissolto nell'ultimo decennio, non e' poi che si sbagli di tanto.

Ne abbiamo avute di occasioni perdendole - Avanti cosi'


(foto by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

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