Chissà, forse a Cividale c'è stato solo un passo falso figlio del sabato in casa di una neopromossa, e inconsciamente la squadra è arrivata in loco con la percentuale di carica non ancora al 100%: non che possa essere un errore giustificabile, ma certe frasi di Dalmonte sulla lezione possono far pensare a questo, nella speranza che non ricapiti. E allora, visto che sempre in Friuli si rimane ma contro la ben più succosa Udine, stavolta il carichino dovrebbe, si spera, essere utilizzato al massimo delle possibilità.

Finora, il campionato ha detto che la Fortitudo ha difficoltà nel tenere alta l'attenzione e l'energia lungo tutto il corso di una partita: se ne sono viste di iniziate bene e chiuse con l'affanno, di iniziate male e poi più o meno riaggiustate (benchè non sempre completate). Solo con Nardò c'è stata uniformità di rendimento positivo, mentre se non altro mai c'è stata una sonnolenza di 40'. Così vanno le cose, nella speranza che Davis rimanga nel solco, almeno statistico, di Cividale e riesca ad aumentare la concretezza, che tra i lunghi se ne riescano a fare almeno due su quattro a botta, e che ci sia un po' di intensità in più tra esterni molto, troppo volatili in quel di Pilla's.

Udine, quindi. Dove è chiaro che l'obiettivo è la promozione senza nascondersi, e dove finora c'è stato record di 4-1 con imbattibilità esterna e unico KO in casa, su due giocate al Carnera, contro Cento. Miglior difesa del girone, quattro uomini in doppia cifra, la coppia di esterni Keshun-Briscoe a guidare una pattuglia di italiani sopra la media, citofonare tra gli altri Mian, Gaspardo e Mussini, ma anche gli esperti Antonutti e Cusin. Alti e bassi con qualche acciacco per l'altro ex di campo, Mattia Palumbo, mentre non serve presentare chi siede su quella panchina.

Si gioca domenica, ora 18, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.

(Foto Marco Pregnolato)

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