Il coach bolognese Stefano Michelini, da anni voce del basket su Rai Sport, è stato inserito nella Hall of Fame della Dinamo Sassari, e premiato prima della partita contro la Virtus.

Ecco il comunicato della società isolana.

Prima della palla a due della sfida con la Virtus Bologna, di fronte ai cinquemila del PalaSerradimigni, il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara ha consegnato a Stefano Michelini una targa celebrativa che ne ufficializza l’ingresso nella Hall of Fame biancoblu, dedicata agli uomini che hanno scritto la storia del club. Un riconoscimento voluto e dovuto a uno dei tecnici biancoverdi che hanno scritto la storia della Dinamo, restando legato per sempre all’isola anche dopo tanti anni.

Stefano Michelini. È tra gli allenatori che ha lasciato il segno nella storia della Dinamo Banco di Sardegna ed è stato tra i primi a essere stati inseriti nella Hall of Fame biancoblu, nata per celebrare gli uomini che hanno scritto la storia del club. Il rapporto tra Stefano Michelini, tecnico del Banco dal 1995 al 1998, e la Sardegna in realtà non si è mai interrotto e il coach bolognese è stato tra i telecronisti che hanno commentato i successi del club di via Nenni. Stefano Michelini approdò sull’isola nel dicembre del 1995 sotto la storica dirigenza dell’Avvocato Dino Milia: al tecnico venne affidato il compito di riportare in carreggiata una squadra all’epoca in A2 che rischiava la retrocessione. Michelini sostituiva l’esonerato Sergio Contini e da subito si fece conoscere per i suoi metodi severi che però diedero i giusti risultati e condussero i biancoverdi alla salvezza. L’anno successivo venne confermato sulla panchina sassarese, era la Dinamo di quell’Emanuele Rotondo in ascesa, quella di Dario Ziranu. Leggendario il suo catulliano rapporto odi et amo con George Crazy Banks, al primo anno in maglia biancoverde. La squadra centrò la salvezza ma a fine stagione le strade di Michelini e la Dinamo si separarono. Il distacco durò poco: Michelini venne richiamato in Sardegna nel 1998, in avvio del girone di ritorno. Ribaltato un avvio di stagione non facile, il tecnico bolognese condusse il Banco ai playoff di A2 per la prima volta nella storia del club, arrivando fino alla semifinale. Un risultato storico che gli valse la conferma per l’anno successivo. La stagione 1998-1999 però fu un’annata complessa, chiusa con la retrocessione dopo tre cambi in panchina. Sotto la sua guida Michelini firmò la partita record contro la Lineltex Trieste, vinta dopo cinque supplementari 121-116. Il Banco tuttavia faticò a decollare e Michelini lasciò la panchina dopo la sconfitta nell’ultima domenica di dicembre di quell’anno.

Tra gli aneddoti che restano nella memoria sassarese ci sono quelli legati alla famosa curva Michelini, la curva di via Oriani intitolata al tecnico biancoverde che – arrivato da poco a Sassari- proprio nella curva a gomito cadde rovinosamente con lo scooter, riportando la frattura a una gamba e diversi acciacchi. A raccontare la tempra del tecnico bolognese, uomo severo, di disciplina ma anche ironico, basti sapere che si presentò in panchina con la gamba ingessata a pochi giorni dall’incidente nella sfida contro Caserta, , nonostante una prognosi di un mese di stop. Una volta guarito posò in una foto vicino alla scritta apparsa sul luogo dell’incidente. Un uomo Dinamo il cui legame con il club sarebbe destinato a non affievolirsi mai ma anzi rafforzarsi con il passare del tempo.

La carriera. Inizia la carriera come allenatore nel 1979 alla Fortitudo Bologna, come vice di John McMillen e responsabile del settore giovanile. Nel 1980 centra la promozione in serie C con la Budrio Basket, l’anno dopo passa alla Virtus Bologna come assistant di Nikolic ed è responsabile dell’attività giovanile, con cui vince lo scudetto juniores. Nel 1982 è head coach a Montegranaro, passa poi a Montecatini, Ferrara e Trapani in serie B d’eccellenza. Nel 1990 approda a Modena e con la Burghy arriva ai playoff promozione perdendo in finale. L’anno dopo arriva la promozione in serie A2 battendo la Sangiorgese: nella stagione 1992-1993 raggiunge il 6° posto in classifica. Dopo l’esperienza a Battipaglia e Forlì approda a Sassari nella stagione 1995-1996: qui resterà fino al 1998. Dopo la promozione in A2 di Borgomanero e le esperienze a Montegranaro e Rimini, nel 2003 allena la Reyer Venezia femminile con cui raggiunge la semifinale playoff. Dopo una parentesi in B2 alla Silver Porto Torres, nel 2009 torna al basket femminile di A1 al Basket Parma. Per la nazionale italiana è stato assistente di Ettore Messina agli Europei del 1993 ed è stato responsabile tecnico Nazionale Under 20 nel 1994. Nel 2013-2014 è stato premiato con il prestigioso Premio Reverberi come “Contributo al basket”.

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