Gianmarco Pozzecco è stato sentito da Vincenzo Di Schiavi per la Gazzetta dello Sport. Un estratto dell'intervista.

"Da fortitudino non posso che nutrire odio sportivo. Poi però c'è grande affetto per Belinelli, mio compagno alla Fortitudo. Ha toccato l'apice vincendo il titolo Nba, ma è rimasto il bimbo che ho visto entrare per la prima volta al Paladozza e questo gli fa onore. Non posso non avere rispetto per Djordjevic, un fenomeno assoluto da giocatore e un grande allenatore. E non posso non avere rispetto per Teodosic, uno dei più grandi passatori di ogni tempo. Poi c'è tutto il resto, una squadra che sta dominando in Eurocup, costruita per competere su tutti i fronti e che voglio vedere in Eurolega l'anno prossimo. Lo spero: due squadre nella massima competizione aumenterebbe la qualità del nostro prodotto.
La scelta di Belinelli? Per stare bene con me stesso io non sarei potuto andare alla Virtus. Lo stesso farei da allenatore, ma non posso essere un termine di paragone, rispetto chi ha fatto questa scelta e poi i virtussini sono certo che direbbero: ma chi ti vuole.
Teodosic? Ricordo una frase di Kukoc su Petrovic: 'Strepitoso, magiocare con lui ti toglieva il gusto di vedere cosa riusciva afare sul campo'. All'andata, contro di noi, Teo fece unpassaggio incredibile di cui nemmeno ci accorgemmo. Rivedendolo in tv restammo abocca aperta. Un giocatore così non lo rivedremo in tempi brevi"

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92