VIRTUS - BIELLA: PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Spissu voto 7.5 - Partitona, 4/5 da tre e scelte davvero intelligenti nel finale. Alla fine vince due premi della manifestazione: miglior under 22 e MVP.
Umeh voto 6.5 - Tira male, ma gioca per la squadra (4 assist) e in attacco è comunque sempre presente. E nel finale mette un fondamentale canestro in penetrazione.
Spizzichini voto 6.5 - Tripla clamorosa a fine primo tempo, e due pesantissime nell’ultimo quarto. In mezzo, la solita grande difesa.
Rosselli voto 8 - La vince lui, con un gancetto a pochi secondi dalla fine. Poi bisognerebbe parlare dei 12 rimbalzi, dei 5 assist, della solita grinta e difesa, dell’esperienza. Insomma, il solito leader.
Michelori voto 5.5 - Lotta ma fa fatica, anche perché Hall e Tessitori sono avversari di tutto rispetto.
Penna voto NG - Appena 3 minuti, oggi non c’è spazio per i giovani.
Bruttini voto 5 - Molta fatica, sia in attacco che a rimbalzo.
Lawson voto 6.5 - In comprensibile debito d’ossigeno dopo la prova di ieri, regge comunque altri 24’ e – pur subendo Hall in difesa, come tutti – mette punti importanti nel secondo tempo.
Ndoja voto 5.5 - I pochi allenamenti nelle gambe si fanno sentire. Oggi fa fatica, e tira male (1/5). Tornando al classico schema con una partita a settimana, la sua condizione dovrebbe migliorare rapidamente.
Ramagli - La prima cosa è che questa partita era normale prevedesse un vincitore che alzava la Coppa, ma non poteva prevedere una squadra perdente, perché quando si arriva a giocare una finale tutti tornino a casa ricchi delle proprie certezze, assolutamente non intaccate dal risultato. Mi aspettavo Biella così, hanno preso 20 rimbalzi d’attacco quando me ne potevo aspettare 13. Io sono abbastanza vecchio, onestamente non mi ero mai trovato a gestire due partite così complesse come quella di oggi e quella di ieri, per via della nostra condizione attuale e per la ricerca di energie, sapendo di dover far rientrare due giocatori cercando di tirarne fuori al meglio almeno uno solo. E così è stato per Lawson e Ndoja, che non avevano le energie per giocare così tante gare di fila. Si è visto ieri contro la fisicità di Trieste, e oggi contro i rimbalzisti di Biella: per noi è faticoso farne due di fila, figurarsi tre, ed è anche per questo che è stata una gran bella vittoria. Poi, bisogna ringraziare tutti quelli che lavorano in palestra per permettere ai ragazzi di allenarsi, a partire dallo staff medico e dei fisioterapisti che hanno tirato su gli infortunati e Spizzichini influenzato. E, ovviamente, i miei assistenti, senza di loro non saremmo riusciti nemmeno ad entrare in campo: giocare a Bologna potrebbe sembrare un vantaggio, ma in realtà non sei in ritiro, e continui a vivere la tua vita, quindi c’è bisogno anche di chi entra in palestra mezzora prima di me. Questa Coppa è anche farina del loro sacco. Abbiamo giocato in una condizione fisica tale per cui di solito vieni sconfitto fin dalla prima partita, invece siamo riusciti non solo a vincere ieri, ma anche oggi: questo perché chi va in campo ha anima, senso nel sapere quello che si deve fare, e capacità di superare i momenti complicati per poi dare la zampata finale. Ndoja e Lawson ora devono allenarsi in palestra tutti i giorni, solo lì potrò capire in che condizioni sono, ma anche lì dovrò aspettare di capire come siano messi tutti gli altri. Per ora abbiamo solo improvvisato, ma non dobbiamo agire in questo modo: solo quando saremo in palestra tutti, e in buone condizioni, avremo la percezione di quello che potremo fare. C’è equilibrio tra i due gironi, pensare di poter avere delle favorite lo fa solo sulla carta, non c’è uno sbilanciamento da una parte piuttosto che dall’altra. Poi magari ci si può costruire castelli, sulle storie delle singole squadre, ma poi è il campo che decide i risultati.
Spissu - Devo ringraziare i miei compagni, i premi sono anche merito loro. Partita incredibile, emozioni incredibili, l’abbiamo spuntata nel finale mettendo tutto quello che avevamo davanti ad un pubblico che ci ha sostenuto anche nei momenti bui. Avevo un maestro come Travis Diener, ho cercato in tutti i modi di prendere esempio da lui, ora ho Thomas di Boston, non me ne vengono in mente altri. In ogni posto dove sono andato, lontano da casa mia, ho cercato di crescere, ora sono in una piazza tra le più prestigiose d’Europa, dobbiamo finire il campionato e poi fare i playoff sapendo che a Ovest ci sono altre squadre del nostro livello. La tecnica non basta, serve anche cuore, grinta e fortuna.
Carrea - Siamo troppo vicini alla fine della partita per pensare al bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ci abbiamo provato, Bologna ha fatto qualcosa di più. Noi siamo ambiziosi, tutta la squadra e non solo io o i singoli giocatori: non abbiamo vinto, vincere non capita spesso, non abbiamo giocato male ma non abbiamo vinto. Dove abbiamo sbagliato? Forse potevamo muoverci meglio su Rosselli, potevo essere più convincente sui blocchi quando la palla non girava: non siamo stati perfetti, nessuno lo è, nemmeno chi vince. E noi ora dobbiamo cercare di capire quali dettagli abbiamo sbagliato per non chiuderla. Ci è mancato De Vico, ma non penso che ci sia stato uno sbilanciamento di responsabilità tra italiani e americani, ci sono dettagli che tutti insieme non abbiamo gestito al meglio. Quando si perde di uno, noi possiamo solo pensare a far meglio perché dobbiamo essere vincenti, ma possiamo dire che gli avversari hanno fatto una cosa meglio di noi.
Trovato - Molto bene. Prima della Coppa pensavamo di dover solo gestire la situazione, ma ora vincerla, davanti a questo nostro pubblico, è stato davvero bellissimo.
Spissu voto 7.5 - Partitona, 4/5 da tre e scelte davvero intelligenti nel finale. Alla fine vince due premi della manifestazione: miglior under 22 e MVP.
Umeh voto 6.5 - Tira male, ma gioca per la squadra (4 assist) e in attacco è comunque sempre presente. E nel finale mette un fondamentale canestro in penetrazione.
Spizzichini voto 6.5 - Tripla clamorosa a fine primo tempo, e due pesantissime nell’ultimo quarto. In mezzo, la solita grande difesa.
Rosselli voto 8 - La vince lui, con un gancetto a pochi secondi dalla fine. Poi bisognerebbe parlare dei 12 rimbalzi, dei 5 assist, della solita grinta e difesa, dell’esperienza. Insomma, il solito leader.
Michelori voto 5.5 - Lotta ma fa fatica, anche perché Hall e Tessitori sono avversari di tutto rispetto.
Penna voto NG - Appena 3 minuti, oggi non c’è spazio per i giovani.
Bruttini voto 5 - Molta fatica, sia in attacco che a rimbalzo.
Lawson voto 6.5 - In comprensibile debito d’ossigeno dopo la prova di ieri, regge comunque altri 24’ e – pur subendo Hall in difesa, come tutti – mette punti importanti nel secondo tempo.
Ndoja voto 5.5 - I pochi allenamenti nelle gambe si fanno sentire. Oggi fa fatica, e tira male (1/5). Tornando al classico schema con una partita a settimana, la sua condizione dovrebbe migliorare rapidamente.
Ramagli - La prima cosa è che questa partita era normale prevedesse un vincitore che alzava la Coppa, ma non poteva prevedere una squadra perdente, perché quando si arriva a giocare una finale tutti tornino a casa ricchi delle proprie certezze, assolutamente non intaccate dal risultato. Mi aspettavo Biella così, hanno preso 20 rimbalzi d’attacco quando me ne potevo aspettare 13. Io sono abbastanza vecchio, onestamente non mi ero mai trovato a gestire due partite così complesse come quella di oggi e quella di ieri, per via della nostra condizione attuale e per la ricerca di energie, sapendo di dover far rientrare due giocatori cercando di tirarne fuori al meglio almeno uno solo. E così è stato per Lawson e Ndoja, che non avevano le energie per giocare così tante gare di fila. Si è visto ieri contro la fisicità di Trieste, e oggi contro i rimbalzisti di Biella: per noi è faticoso farne due di fila, figurarsi tre, ed è anche per questo che è stata una gran bella vittoria. Poi, bisogna ringraziare tutti quelli che lavorano in palestra per permettere ai ragazzi di allenarsi, a partire dallo staff medico e dei fisioterapisti che hanno tirato su gli infortunati e Spizzichini influenzato. E, ovviamente, i miei assistenti, senza di loro non saremmo riusciti nemmeno ad entrare in campo: giocare a Bologna potrebbe sembrare un vantaggio, ma in realtà non sei in ritiro, e continui a vivere la tua vita, quindi c’è bisogno anche di chi entra in palestra mezzora prima di me. Questa Coppa è anche farina del loro sacco. Abbiamo giocato in una condizione fisica tale per cui di solito vieni sconfitto fin dalla prima partita, invece siamo riusciti non solo a vincere ieri, ma anche oggi: questo perché chi va in campo ha anima, senso nel sapere quello che si deve fare, e capacità di superare i momenti complicati per poi dare la zampata finale. Ndoja e Lawson ora devono allenarsi in palestra tutti i giorni, solo lì potrò capire in che condizioni sono, ma anche lì dovrò aspettare di capire come siano messi tutti gli altri. Per ora abbiamo solo improvvisato, ma non dobbiamo agire in questo modo: solo quando saremo in palestra tutti, e in buone condizioni, avremo la percezione di quello che potremo fare. C’è equilibrio tra i due gironi, pensare di poter avere delle favorite lo fa solo sulla carta, non c’è uno sbilanciamento da una parte piuttosto che dall’altra. Poi magari ci si può costruire castelli, sulle storie delle singole squadre, ma poi è il campo che decide i risultati.
Spissu - Devo ringraziare i miei compagni, i premi sono anche merito loro. Partita incredibile, emozioni incredibili, l’abbiamo spuntata nel finale mettendo tutto quello che avevamo davanti ad un pubblico che ci ha sostenuto anche nei momenti bui. Avevo un maestro come Travis Diener, ho cercato in tutti i modi di prendere esempio da lui, ora ho Thomas di Boston, non me ne vengono in mente altri. In ogni posto dove sono andato, lontano da casa mia, ho cercato di crescere, ora sono in una piazza tra le più prestigiose d’Europa, dobbiamo finire il campionato e poi fare i playoff sapendo che a Ovest ci sono altre squadre del nostro livello. La tecnica non basta, serve anche cuore, grinta e fortuna.
Carrea - Siamo troppo vicini alla fine della partita per pensare al bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ci abbiamo provato, Bologna ha fatto qualcosa di più. Noi siamo ambiziosi, tutta la squadra e non solo io o i singoli giocatori: non abbiamo vinto, vincere non capita spesso, non abbiamo giocato male ma non abbiamo vinto. Dove abbiamo sbagliato? Forse potevamo muoverci meglio su Rosselli, potevo essere più convincente sui blocchi quando la palla non girava: non siamo stati perfetti, nessuno lo è, nemmeno chi vince. E noi ora dobbiamo cercare di capire quali dettagli abbiamo sbagliato per non chiuderla. Ci è mancato De Vico, ma non penso che ci sia stato uno sbilanciamento di responsabilità tra italiani e americani, ci sono dettagli che tutti insieme non abbiamo gestito al meglio. Quando si perde di uno, noi possiamo solo pensare a far meglio perché dobbiamo essere vincenti, ma possiamo dire che gli avversari hanno fatto una cosa meglio di noi.
Trovato - Molto bene. Prima della Coppa pensavamo di dover solo gestire la situazione, ma ora vincerla, davanti a questo nostro pubblico, è stato davvero bellissimo.