Gara 3, supplementare vincente per la Fortitudo a Treviglio: è semifinale
Mascio Treviglio – Flats Service Bologna 63-64
In gita ci andate ‘st’estate, verga la curva di Treviglio. Ci andranno già ora, perché la Fortitudo chiude il quarto di finale 3-0 con una delle partite più surreali che si siano viste a queste latitudini: non segnando mai nemmeno sotto tortura per un bel po’, recuperando non si sa come un divario che non poteva essere largo a punteggio bassissimo, e chiudendola nel supplementare con protagonisti, diciamo, non previsti. Prova di forza se ce n’è una, o almeno dimostrazione di tanta voglia, con la testa, di andare laddove il fisico non sempre ha avuto voglia di muoversi. Ma va bene lo stesso: ora Rieti, con un meritato riposo nel mezzo.
Cronaca
Si parte con Treviglio che modifica qualcosa nel quintetto e che è la prima a sgelare un inizio da collettive percentuali antartiche. Bologna non la mette mai, scopre che Freeman non riesce ad uscire dall’ombrello di un inaspettato Barbante, ed è 2-10 dopo 6’. I registi si caricano di falli, l’unico che ha verve è Morgillo, al 10’ è 14-6 (!) per i padroni di casa.
Caja li gira tutti, Giuri e Fantinelli sono già a 3 falli dopo 10’ e spiccioli, le seconde linee ci mettono più tonicità ma i limiti tecnici sono quelli che sono, i garretti non scattano, i palloni vengono passati alle caviglie, 25-13 al 16’. Si muove (poco) il tabellone solo dalla lunetta, ma ci si accorge che intanto Treviglio nemmeno quello fa, quindi chiudere il primo tempo con 5/25 al tiro ma sotto solo di 7 pare quasi un affare. 27-20.
Si sblocca almeno Fantinelli, ma c’è sempre un continuo ritardo in tante piccole cose (Cerella che riesce a segnare dopo essere stato stoppato) che permette a Treviglio di restare sempre con una decina di punti di vantaggio. Caja non ne trova uno che abbia un minimo di continuità, 45-35 interno al 30’.
Il punteggio è talmente basso che basterebbe poco per ridare vita alla gara, e quel qualcosa sono soprattutto i rimbalzi d’attacco, che riaprono qualcosina. Ci sono decine di possibilità per avvicinarsi, ne vengono utilizzate però poche, e sebbene Treviglio non segni mai si arriva ad un cesto di distanza. L’impatto arriva, per inerzia, a quota 51 a 53” dalla fine con due liberi di Bolpin. Treviglio ricicca, Bologna non ne approfitta con una pietra di Ogden, ma la spicciolata di centesimi rimasti non permette ai padroni di casa di fare gol. 51 di qua, 51 di là, supplementari.
Il sorpasso lo firma Conti, Bolpin ruba e segna, e di colpo è Treviglio ad avere un braccino impressionante. Ancora Bolpin, diventa +5, poi +7, poi Treviglio mette due triple impiccate per il 62-60 bolognese, Fantinelli mette un libero solo, Harris dalla lunetta fa 0/2 e Freeman porta a casa il rimbalzo decisivo. Incredibile, ma bellissima.