Guido Rosselli è stato intervistato da Damiano Montanari sul Corriere dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

Come arriva la Fortitudo alla Coppa Italia? Ci arriveremo dopo una buona gara nonostante la sconfitta contro una squadra die non è più corretto definire solo come rivelazione dopo ventitre giornate. Montegranaro è forte, è allenata bene, ha gerarchie ben definite, gioca un'ottima pallacanestro ed è capace di segnare canestri anche molto difficili nei momenti chiave della partita, come è accaduto contro di noi. Il ko fondamentalmente non ci cambia niente. Se avessimo vinto, avremmo dovuto conquistare altri quattro successi per la promozione diretta. Ora dovremo ottenerne sei. Il destino è ancora nelle nostre mani.

La Coppa Italia è un obiettivo? Veniamo da una settimana in cui abbiamo disputato tre partite, facendo un grande sforzo. All'esordio con Biella dovremo cercare di essere tutti pronti. Penso che il coach allungherà le rotazioni. È importante: se vai avanti, devi giocare una partita dietro l'altra. Affronteremo la gara con Biella come tutte le altre: per vincere. Sapendo che poi ci attenderanno sette partite di campionato che saranno come sette finali.

A questo punto della stagione, la Coppa Italia risulta un po' "fastidiosa" per la Fortitudo? No. È giusto che ci sia una competizione come la Coppa Italia di A2. Tra giocare e stare fermo scelgo sempre di giocare, anche se è vero che per noi saia uno sforzo supplementare dopo la partita con Montegranaro finita dopo un supplementare e una settimana in cui abbiamo disputato ben tre gare.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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