IL DOPOPARTITA DI VIRTUS - JESI
Sessanta punti a Chieti (al termine dei 40’ regolamentari) novantotto ieri sera contro Jesi. Due partite totalmente diverse, accomunate però dal risultato finale, che era poi l’unica cosa che contava. Al di là dei problemi e delle assenze la Virtus c’è, lo dicono le tre vittorie di fila e lo dice la classifica, che dopo 23 giornate la vede da sola in testa.
Chieti e Jesi, a distanza di pochi giorni, hanno messo in luce pregi e difetti opposti. In Abruzzo la Virtus ha portato a casa la partita con una grande difesa e tanta voglia di vincere, in una serata in cui nessuno faceva canestro. Ieri sera invece fare canestro non è stato un problema per nessuno - in particolare per Spissu e Umeh che hanno combinato per 56 punti - mentre hanno latitato la difesa e un po’ di cattiveria, dato che la partita si poteva chiudere - o comunque indirizzare - già dopo il primo quarto. In tutto questo ovviamente ci sono stati anche gli avversari, gli uni e gli altri: ma la sostanza è che combinando la difesa di Chieti e l’attacco di ieri viene fuori una squadra dal potenziale decisamente alto. Questa squadra - lo sperano tutti i tifosi - la si vedrà di nuovo quando i bianconeri saranno al completo, ovvero tra breve. Kenny Lawson sarà il primo a riprendere gli allenamenti con la squadra, seguiranno Klaudio Ndoja e Alessandro Pajola. Nel frattempo, chi ieri sera è andato alla Unipol Arena si è visto una partita godibile.
Ovviamente ci vorrà tempo perchè i tre rientranti riprendano la condizione migliore, e perchè la squadra ridisegni i suoi equilibri. Nel frattempo, ci sarà la Final Eight di Coppa Italia, in cui i bianconeri inizieranno affrontando Agrigento, venerdì sera. E poi si vedrà, sapendo che quello che conta davvero è arrivare al top della forma per la volata finale della regular season, e poi per il lunghissimo e massacrante periodo dei playoff. Ma in questo periodo di emergenza - dopo le quattro sconfitte in fila - serviva una reazione, e la reazione è arrivata.
(foto Pierfrancesco Accardo)