Ci perdoni ancora una volta, Matteo Boniciolli, se siamo nuovamente costretti ad approcciare i commenti alla serie tra Brescia e Fortitudo tornando, per l’ennesima volta, alla questione biglietti eccetera. Se prima della doppia in Lombardia erano state le società a mandar comunicati eccetera, ora sono state le tifoserie: prima la Fossa, poi c’è stato controcomunicato degli Irriducibili bresciani, fino alla decisione finale di proibire la trasferta bolognese ai residenti in Lombardia. Roba sempre più grottesca, considerando che il Paladozza qualche partita importante l’ha vista, nella propria storia, e pensare che ora si debba evitare l’ingresso dei sostenitori di una squadra che non vince in Azzarita da 30 anni o quasi, e che non è abbia poi chissà quali precedenti, sembra davvero inconcepibile. Come lo era il niet agli emiliano/romagnoli a Montichiari. E ora, spiegateci bene cosa sarà il basket che verrà, perché se dovrà essere divieto di trasferta per tutti, allora che venga esplicitato. Così, pare solo pigrizia, ripicche, e soavi ipocrisie nel continuo ripetersi reciproca stima ma meglio evitare di incontrarci, eh?. Comunque sia, proibita Montichiari agli ultras fortitudini di Brescello e Tredozio, idem sarà il Paladozza per hooligans della Leonessa provenienti da Tirano e da Casteggio. Sic transit.

E allora basket. 0-2 per Brescia, che vuol dire tante cose e ne può voler dire anche meno, dato che di fatto i lombardi hanno solo tenuto il servizio, e basterà – a parole è facile, eh.. – che Bologna almeno in gara 3 faccia altrettanto per rientrare nella serie e dire al mondo il proprio “ci sono anche io”. Chiaro, noi anziani siamo abituati alle dinamiche del casa-fuori-casa-eccetera, con la totale alternanza. Ma, finora, quella che si è persa è solo la possibilità di vincere in trasferta: Bologna ha una su tre per farlo, una le rimane. E ora, vediamo se l’effetto Paladozza si farà sentire di nuovo. A sostenere una squadra che al Palageorge ha sofferto la stanchezza, l’opacità di alcuni soggetti fondamentali (Carraretto, tu quoque?), e il metro arbitrale, come lamentato da Amoroso in primis. Sono cose che ci possono stare, perché onestamente non è che al Paladozza la Effe sia mai stata danneggiata, ed è appunto per questo che sarà interessante capire se e quanto cambieranno le cose dalle nostre parti.

Senza dimenticare una cosa: che Brescia, costruita per vincere, si è rafforzata con David Moss che qualcosina, ma qualcosina, in carriera lo ha ottenuto. La Fortitudo, costruita per crescere, ha perso Jonte Flowers e si è rafforzata con un soggetto che, a 40 anni, si era dato ad altre attività. Oltre che alla scoperta di Campogrande. Sarebbe da puntualizzare, nel caso in cui la faccenda non dovesse girare per il verso giusto. E dire comunque vada è stato un successo non sarà di certo paraculaggine. Anche se, con il concetto di “l’appetito vien mangiando”, alzare bandiera bianca adesso sarebbe davvero triste. E allora avanti col Paladozza, e chi vivrà vedrà. Vivrà certo, vedrà solo se residente nelle regioni giuste. Si gioca domani, ore 18, diretta Sky per chi non sarà al Paladozza.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

UNA NOTA DELLA JUVE CASERTA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE