Dexter Pittman - che ieri ha incontrato i tifosi all’Osteria Bass’Otto - è stato intervistato da Stefano Brienza su Stadio.
Ecco le parole del centro bianconero:

Mi piacerebbe rimanere in Virtus l'anno prossimo, adoro la città e mi sono trovato molto bene.

Contro Torino abbiamo visto una Virtus diversa: cos'è cambiato? C'era un senso di urgenza che ha mosso ognuno per giocare duro e come una vera squadra. Avete visto i risultati. Probabilmente avremmo potuto essere così più spesso, sì, ma una volta che ci siamo ritrovati con le spalle al muro devi dare tutto, lottando perla vita come animali in cattività. L'abbiamo fatto contro Torino e siamo pronti a rifarlo a Reggio Emilia.

Per un americano non è facile comprendere i meccanismi della retrocessione. Come la vivete? Bisogna prenderla come una questione di orgoglio. Non vuoi vivere una vita da perdente, soprattutto quando sei abituato a vincere. Personalmente ho vinto all'high school, al College e anche da professionista a vari livelli. Quando inizi a perdere percepisci frustrazione e rabbia da tutto l'ambiente coinvolto. E non è bello. Bisogna rimanere concentrati e continuare a credere nel lavoro quotidiano.

Quella di Reggio può essere anche la partita della paura. Sto cercando di rimanere concentrato e in fiducia senza pensare ai fattori estemi. Credo che se andiamo là e facciamo il nostro dovere non ci sarà spazio per avere timori in testa. Per la mia mentalità e la mia voglia di competere non penso mai ad un'eventuale sconfitta. Se andrà male conoscerò anche questa sensazione, ma per ora non l'ho mai vissuta, e credo che in squadra nessuno penserà negativo.

Che Virtus serve per andare a battere una squadra così forte? Non ci sono opzioni, quella di Reggio sarà una Virtus che giocherà duro come con Torino e darà tutto sul campo. Mi pare che siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda. Dobbiamo avere la consapevolezza che non avremo rimpianti, perché avremo dato tutto.

Il palazzetto, tutto esaurito, può essere un fattore importante. Quali sono le chiavi per scordarsi quel record negativo che avete accumulato fuori dalla Unipol Arena? Stare insieme ed affrontare le difficoltà di una trasferta del genere. Gli arbitri non fischieranno nulla a nostro favore, il pubblico sarà indemoniato e non possiamo permettere loro di batterci sul piano fisico. Loro saranno duri, anche picchiandoci, e noi dobbiamo essere bravi a rispondere senza tanti complimenti, lottando su ogni pallone. E poi sappiamo che Reggio a livello di talento atletico non ci è superiore, da quel punto di vista siamo una delle squadre migliori della Lega. Se useremo la testa e l'atletismo, potremo uscire dal PalaBigi con una vittoria.

(Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Obiettivo Lavoro Bologna)

VIRTUS E VALLI, LE STRADE SI SEPARERANNO
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