Daniel Hackett ieri è stato lasciato libero di tornare in Italia dal CSKA Mosca, e si è imbarcato in direzione Italia. Via Turchia - unico paese che ancora ammette i voli dalla Russia - è dato in arrivo oggi a Pesaro. La Virtus ha già l'accordo con lui per la fine di questa stagione e le prossime due, ma per poter mettere nero su bianco serve che il CSKA liberi formalmente il giocatore, concedendo la famosa letter of clearance. I russi però non vogliono farlo gratis, ma chiedono un indennizzo, a quanto pare non piccolo. Il motivo non sarebbe solo economico, ma anche di principio, dato che alle squadre russe ovviamente non piace la situazione in cui si sono trovate loro malgrado, e il fatto che tutti i maggiori club europei cerchino di "saccheggiarle" assicurandosi i pezzi i migliori. In ogni caso, Hackett e la sua agenzia stanno parlando con Andrej Vatutin, presidente del CSKA, per trovare un accordo.
La Virtus - ufficialmente - se ne chiama fuori. Queste le parole di Luca Baraldi alla Gazzetta dello Sport: Il CSKA non ci ha chiesto nulla, non ha mai parlato con noi­­. Non è nostra intenzione intervenire. È una questione tra il giocatore e il CSKA. Quando Daniel avrà la liberatoria potremo trovare un accordo per portarlo a Bologna. Credo che la partita si stia giocando tra il CSKA e il procuratore di Hackett. Noi stiamo alla finestra. Se può arrivare subito, bene. Altrimenti rimarremo così.
Pertando, si attende che il giocatore si liberi, ovviamente in tempo utile per il tesseramento in Eurocup. Subito dopo, ci sarà la firma con le Vu Nere.

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