Marco Bonamico è stato sentito da Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Cosa servirà alla Virtus per ribaltarla? Quello che ha nel DNA: vincere. Chiaro che è molto difficile, ma tutti quelli che andranno a palazzo o saranno come me davanti alla tv sperano che la storia possa cambiare. E la storia, a volte, si cambia.
Bisogna vedere le condizioni dei giocatori. Personalmente dico che nella mia squadra Mannion gioca sempre. Ritengo che sia uno dei pochi che batte l'uomo, come dall'altra parte fa Shields. In attacco abbiamo grandi soluzioni ma non quella, abbiamo tiratori, penetratori di forza ma nessuno che scardini la difesa rapidamente creando un tiro per gli esterni. Se Belinelli o Weems avessero 2-3 palloni del genere con i piedi per terra si potrebbe generare qualcosa di positivo. Sono tutte supposizioni, ma giocando come fatto finora non li battiamo.
Milano si è adattata meglio a un arbitraggio, e non è una scusa, che ha concesso più contatti e un gioco più fisico. È più abituata a giocare in questo modo ed è un merito loro. Hanno fatto grossi passi avanti ma la stanno vincendo anche tatticamente, mi spiace dirlo. Messina ha fatto tesoro della finale persa lo scorso anno, i minuti di Biligha, che non so nemmeno se abbia messo piede in campo nel 2021, lo confermano, come quelli di Ricci prima di gara 4 o quelli di Baldasso se pensiamo a Cinciarini sempre seduto un anno fa. Purtroppo si sono ribaltati i ruoli.
Le polemiche? Credo che piangere o lamentarsi degli arbitri prima e dopo non sia una buona politica. Non da Virtus"

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