BASKET CITY AL MARE
Il 38 luglio era passato, ma continuava a fare caldo, molto caldo. Waimer era contento, perché così la spiaggia era sempre piena e il bar faceva affari d’oro – specie per lui a cui, chissà perché, il registratore di cassa non funzionava mai perché c’era della sabbia dentro – ma un cruccio gli rimaneva. Era troppo caldo, e le fanciulle a cui lui si avvicinava per accoppiarsi spesso lo respingevano dicendo che, appunto, con cinquanta gradi l’ultima cosa che avrebbero fatto era avere il suo corpaccione famelico addosso. Tanto che lui aveva pensato a farsi installare un piccolo split per l’aria condizionata attorno al gioiello di famiglia, così da poter agire e nel frattempo refrigerare le proprie vittime. Ma costava troppo, quindi rinunciò.
Attorno a lui, intanto, i tre ombrelloni bolognesi – quello virtussino e i due, diciamo, ex fortitudini – languivano un po’. C’era stato del viavai la settimana precedente, quando dai due lati biancoblu era partito un ritorno a Bologna per andare a vedere i raduni, e il povero bagnino Waimer si chiedeva come mai ci fosse cotal riproduzione di squadre: gli era stato spiegato, ma non capiva. Curiosamente, sentì che sotto l’ombrellone bianconero c’era una sola persona, ma uscivano fuori due voci. Ventriloquismo? Il corvo Rockefeller aveva preso un lettino e non lo aveva pagato? Un colpo di sole? Waimer si avvicinò.
Bavvy1 - Bene, ci siamo. Abbiamo fatto il raduno, siamo tutti felici e contenti, e ora aspettiamo di finire il mercato. Mi sembra proprio che non ci siano problemi, almeno per adesso.
Bavvy2 - (con voce da zitella arrabbiata) Non so mica, eh? Qui leggo di Eze, di Thornton, abbiamo già preso McIntyre. Cosa vogliamo fare, la squadra delle vecchie glorie di Siena? Altri giocatori liberati da Piazza del Campo ce ne sono? Per essere davvero imbattibili servirebbe anche Cicoria, e alla fine non vorrei che tutto questo fosse solo una operazione nostalgia.
Bavvy1 - Oddio, non è che stiamo parlando di cariatidi. Piuttosto, vorrei capire quanto il modello senese possa essere riproposto qua, perché sappiamo quanto conti il classico in dubio pro Siena. E soprattutto non vorrei che i giocatori scaricati dalla Toscana siano spompi e poco installabili altrove. Kaukenas, per intenderci, non è che in Ispania abbia fatto grandi cose, e anche Eze, l’anno scorso… Però dai, potrebbe andare peggio, vediamo cosa succede, ma non dimentichiamoci di quando ci spacciarono Will Conroy come giocatore di basket.
Bavvy2 - E Homan? Dovesse andare via? Come glielo spieghi a tutte le sue fans? Si perderebbero molti abbonamenti femminei.
Bavvy1 - Se ne faranno una ragione, dai. Per ora non siamo male, non ti sembra? Speriamo che non ci siano le solite pressioni e problemi, ma intanto ribadisco che abbiamo vissuto una stagione tranquilla, peccato solo aver perso Bicchiere.
Bavvy2 - Lo so, ma qui sai benissimo che non si deve mai stare tranquilli….
…a questo punto, Waimer bussò all’ombrellone.
Waimer - Scusa, ma sei impazzito? Fai anche le doppie voci, come il Tuttologo anconetano di Mai dire TV?
Bavvy - (tornato apparentemente normale) No, è che ormai non so più con chi discutere, con chi beccarmi. Di là si scannano tra loro, tra quelli che dicono di come Romagnoli racconti un sacco di frottole dimenticando che, insomma, Sacrati un Le mille balle (bianco)blu potrebbe tranquillamente scriverlo. E gli altri che devono festeggiare con i nostri scarti, da Blizzard a Zare. Mi sento trascurato, capito? Con chi lo faccio il derby, anche solo quello verbale, con Siena? Insomma, non è che poi io sia così felice. Vero che loro mi stanno dando spunti per sbertucciarli da qui al Tremila, ma a me sono rimasti i soliloqui.
Waimer scosse la testa. Pensò che da anni i bolognesi irridevano i romagnoli – con la minuscola – perché prendevano troppo sole e poi facevano sciocchezze come dari ai figli dei nomi assurdi. Però c’è di peggio, pensò, mentre tornò a guardare quel depliant sui condizionatori inguinali.