Nel momento più difficile della stagione, la Virtus ha estratto dal cilindro una grande prestazione, e si è presa la vittoria a Casale. Avanti 2-1, ora ci saranno due matchpoint per chiudere la serie.
Era un momento critico per tanti motivi: per prima cosa perché in trasferta le Vu Nere facevano fatica da mesi, poi perché nelle prime due gare Casale aveva dimostrato di poter mettere davvero in difficoltà i bianconeri, soprattutto dal punto di vista tattico, e infine per le polemiche sorte dopo gara2, con le voci di rischio esonero per coach Ramagli, voci che Rosselli ha liquidato come chiacchiere da bar, ma che un fondo (e anche di un certo spessore) di verità l’hanno avuto. Qui va sottolineato il ruolo fondamentale del presidente Alberto Bucci, che ha agito da “pompiere”, ed è stato vicino a coach Ramagli e alla squadra, aiutando a tenere le polemiche il più lontano possibile da quelli che ieri sono andati in campo.
E in questo è stato molto bravo anche Alessandro Ramagli: uno dei suoi meriti principali, quest’anno, è quello di aver creato un gruppo che non molla mai, e di averlo sempre tenerlo fuori da polemiche e problemi extracampo. Nei momenti di difficoltà (le quattro sconfitte in fila, ad esempio) il gruppo ha sempre reagito, e così è stato anche ieri.

Poi c’è stata la partita, che è stata dura e intensa come le altre. Casale è davvero una squadra ostica, che riesce a rendere ben più della somma del talento dei singoli, e di questo va dato grande merito a coach Ramondino. Però è stata la partita che voleva la Virtus, finalmente. I bianconeri hanno imposto il ritmo, più alto rispetto alle prime due gare, e sono stati praticamente sempre avanti, anche di 12 punti. La Junior è sempre rimasta in scia, all’inizio coi rimbalzi offensivi (problema che dopo la Virtus ha limitato), poi con le triple (6/8 nel secondo quarto, di cui alcune incredibili) e infine arginando con la difesa l’attacco bianconero. La Virtus però, pur facendo errori e sprecando parecchio, non ha mai mollato, e ha sempre avuto il pallino in mano. E nel finale i bianconeri sono stati lucidi e hanno fatto le scelte giuste, tra cui il velocissimo fallo tattico di Spissu sul +3, che ha evitato il rischio supplementare. Umeh e Rosselli prima avevano messo liberi pesanti, e alla fine Ndoja ha preso il rimbalzo che contava.

Parlando di singoli, non si può non sottolineare la partita mostruosa di Michael Umeh, che è stato veramente totale, in attacco e in difesa: 20 punti, 8 assist, 7 rimbalzi, 4 fondamentali recuperi. 29 di valutazione, e una tripla pazzesca nel finale in faccia a Severini. Poi bene Kenny Lawson (19+9) che ha retto l’urto contro il solito coriaceo Tolbert. E infine Stefano Gentile. Come era prevedibile il neo-arrivato ha giocato tanto (27') e il suo impatto si è fatto sentire. Ha tirato tanto e male da tre (2/9), ma ha dato fisicità difensiva, buona regia (5 assist) e soprattutto ha messo due triple chiave nell’ultimo quarto, tra cui una in controtempo, difficilissima. Poi ha esultato un po’ troppo, facendo arrabbiare il suo ex pubblico: Gentile è questo, e sarà sempre più utile.

Domani alle 18 si va ancora in campo. La speranza è che la Virtus, lavorando ai fianchi un avversario che ha un roster meno profondo, possa chiudere la serie già in gara4, evitando i rischi di uno spareggio al PalaDozza. Ovviamente Casale vorrà fare la grande impresa davanti al suo pubblico, e quindi non sarà facile. Ma ripetendo l’approccio di ieri, e magari sfruttando la freschezza di quelli che ieri hanno giocato poco o nulla (Bruttini su tutti), la Segafredo ha tutte le carte in regola per potercela fare.

(foto Pierfrancesco Accardo)

CASALE - VIRTUS, LE FOTO DI GARA 3
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