Gesteco Cividale - Flats Service Fortitudo Bologna, cronaca
Gesteco Cividale - Flats Service Fortitudo Bologna 86-75
Partenza orrenda, poi un resto di partita anche decente ma senza mai davvero la continuità per girarla e rimetterla in sesto. La quarta sconfitta consecutiva della Effe è quasi meno dolorosa per quanto visto sul campo rispetto allo scempio (cit.) di Desio e il tracollo casalingo con Torino, e magari dimostra che un barlume di anima c’è pure nei giocatori, che stavolta voglia di mollare non l’hanno avuta. Ma tutti nell’ambito di una pochezza generale e mancanza di punti di riferimento che sono sotto gli occhi di tutti, e che rendono ormai poco difendibile la posizione di un Cagnardi ormai inevitabilmente più di là che di qua, professionalmente parlando. Questo mentre dalla riunione dei soci trapela solo l’idea di chiedere a Tedeschi un passo indietro: se ne riparlerà, ma intanto il campo piange come mai prima d’ora.
Cronaca
Si parte in modo che più imbarazzante non si potrebbe: i primi tre attacchi locali sono tre passaggi interni con Gabriel ad accompagnare l’avversario a canestri, e i primi tre attacchi bolognesi tre ferri dello stesso. Fantinelli in area e Freeman da 3 punti gli unici cesti di un inizio dove Cividale può già girare gli uomini dopo poco, sul 18-5. Mian e Gabriel tolti dopo solo sdeng, uniche azioni palla a Freeman, ma è uno strazio: 23-10 al 10’ e ringraziare.
Si cambia un po’ assetto, ma si rimane sott’acqua e con un macigno al collo di improvvisazioni davanti e buchi dietro. 33-17, poi Cividale alza il piede, con Gabriel fuori qualcosa migliora, Mian si sblocca e 12-2 per tornare a -6. Poi c’è tecnico a Cagnardi, libero e tripla di Mastellari, 42-30 al 20’.
Un minimo di ordine, Gabriel che decide di giocare, e in un amen c’è sia il -3 che un ferale quarto fallo di Freeman. Si tiene botta con un’anima precedentemente latitante, ma c’è sempre qualcosina che manca e che fa mangiare le mani per cosa si potrebbe fare, e allora nuovamente -10 al 30’, 63-53.
Anche senza Freeman c’è partita, restando non punto a punto ma almeno in zona, anche perché Cividale gira un po’ troppo i quintetti raffreddando le mani più affidabili. Si trova una anomala quadratura con Battistini e Mian a tappare e aprire, ma tra errori e falli (antisportivo di Gabriel e dubbio di Bolpin) ecco 4 liberi e nuovo -9. Servirebbe non sbagliare niente e far sbagliare tutto, ma questo non avviene: chiedere alla Effe di rinascere su un campo imbattuto era difficile, un minimo di orgoglio c’è stato, ma qui c’è solo bisogno di ripartire daccapo. Con chi, seguirà dibattito.