Reale Mutua Torino - Flats Service Fortitudo Bologna, il dopopartita

Peggio che a Cantù, dove la squadra era sembrata soprattutto confusa e disordinata, la prestazione della Fortitudo ieri a Torino è stata qualcosa di diverso, a metà tra l'imbarazzante e l'indisponente, riportando alla memoria certe uscite di due anni fa, quando la squadra non era, usando una acrobazia dialettica, tutta sintonizzata sulle stesse frequenze. Doveva essere la risposta alle sferzate di Caja di domenica scorsa, e le risposte non sono state, diciamo, quelle giuste. Al punto che lo stesso coach, nel post partita di ieri, ha rilasciato dichiarazioni più soft e più orientate verso le difficoltà fisiche, piuttosto che quelle di concentrazione. Ma, a Torino, si è vista una squadra svogliata, pessima in difesa e frettolosa in attacco, con l'unico interesse di terminare la partita il prima possibile. Non esattamente quello che le viene chiesto.
Difficile andare a trovare motivazioni tecniche, nella debacle piemontese: la squadra è la stessa che fino a due settimane fa veleggiava con continue vittorie consecutive e addirittura il sogno della promozione diretta, e pur avendo sempre ricordato che in questo campionato tutte le squadre hanno avuto momenti di down è la cronologia degli eventi a rimanere impressa. Sufficiente ma non buona a Brindisi, deconcentrata con Pesaro, non pervenuta a Torino. E non serve stare qui a chiedersi il senso di Thomas - festeggiato come imbattuto ottimo gregario prima, inutile zavorra ora - o la strana involuzione di Aradori: più piombato oggi di un mese fa, quando magari certe difficoltà fisiche potevano essere giustificate, e 4/20 al tiro nelle ultime 3. Qui il problema non è tecnico, ma semplicemente da leggere altrove. Che sia fisico, o mentale, seguirà dibattito: tanto si gioca tra una settimana a Cento, tempo ce n'è.
Sei bellissimo - Poca roba, se non il fatto che, ad un certo punto, Cusin sembrava l'unico ad averne davvero voglia.
In altomare - Tutto il resto. Squadra che non corre e non salta, punto.