La classica problematica dei bicchieri, quelli in cui devi vedere il mezzo pieno anche quando il mezzo pieno non è abbastanza da poterti rendere felice e togliere la sete. La Fortitudo del post Ravenna a Treviso aveva occasione allettante, ma obiettivamente molto complessa, per riscattare i disastri di domenica scorsa e fare salto in classifica. Ne è uscita con una prova agghiacciante per una ventina di minuti, riscattata poi da una seconda parte dove Bologna ha salvato i cavoli ma non la capra, non dando mai davvero l’impressione di poterla girare in toto ma nemmeno quella di aspettare con impazienza l’arrivo della doccia liberatoria. Con conseguente finale a metà per Boniciolli, che ha puntualizzato più sulla reazione che non su come ci si fosse arrivati, alla necessità di reagire.

Se non altro, la squadra ha dimostrato che qualcosa c’è, e curiosamente la reazione è arrivata da quei due giocatori che nel prepartita erano stati messi in discussione, se non altro per comunione di ruolo con quello che dovrebbe arrivare: Amici almeno come punti segnati ha detto presente, Italiano ha collaborato nel mettere muretti difensivi, tornando a giocare più vicino alle latitudini dove serve sporcizia e non qualità. Ecco, non sembrano di quelli che hanno ormai la testa altrove, se vogliamo. Il problema resta capire dove andare a parare per evitare passaggi a vuoto, perché è qui che si sbroglierà tanto della stagione. Senza andare alla ricerca per forza di cose di proscritti o clamorosi cambiamenti di regime: i giocatori sono questi e ce ne sono in abbondanza per mettere a tavola un buon pranzo, a breve dovrebbe arrivare altro, e i problemi sono altri. Magari nelle prime linee difensive, magari nel capire al volo come reagire alle sberle: averne tanti significa non dare punti di riferimento alle altre, ma anche non sapere, forse, dove andare a cercare immediate soluzioni. Chissà.


Just can’t get enough - La reazione, appunto, con quintetto brutto sporco e cattivo. L’orgoglio, perché Treviso non era facile e iniziarla in quel modo poteva portare davvero ad una imbarcata. Magra consolazione, ma così è.

It’s no good - McCamey produce, ma non sempre sembra adatto a capire le tempistiche da proporre in campo. E, con Fultz davvero sotto tono, la cosa si è pagata. Poi la condizione di altri (Cinciarini, Gandini). In una domenica che è finita non bene, quando poteva andare ancora peggio.

(foto Gregolin - Trevisobasket.it)



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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91