Penultimo posto: un bilancio della stagione di Eurolega della Virtus

La Virtus ha chiuso ieri la sua stagione di Eurolega. E' stato un percorso deludente, senza alcun dubbio, ancora di più se confrontato con la scorsa stagione in cui i bianconeri avevano disputato una prima parte di stagione eccellente e nonostante il calo primaverile avevano raggiunto i play-in. Quest'anno è invece arrivato un mesto 17° posto, ovvero penultimo, con 9 vittorie e 25 sconfitte. E non avendo il penultimo budget di Eurolega, questo va specificato.
La stagione è partita male fin da subito, quando in panchina sedeva Luca Banchi. Per il coach grossetano discreti problemi di convivenza con Clyburn (tra le altre cose), tante sconfitte in volata e dimissioni arrivate il 4 dicembre, con la Virtus 2-11 e ultima da sola dopo aver perso in casa con l'Alba Berlino. Banchi ha poi firmato con l'Efes e sta dimostrando con i fatti che il problema non era lui, o almeno non soltanto lui. Nel contesto giusto per lui e la sua nuova squadra - molto più forte e costosa della Virtus, ovviamente - sono arrivate otto vittorie in fila per chiudere la stagione e un sesto posto che vale l'accesso diretto ai playoff, con sfida al Panathinaikos.
In casa Virtus, l'arrivo di Dusko Ivanovic ha portato l'atteso scossone, e fino a metà gennaio la squadra ha reso anche in Eurolega, con vittorie anche prestigiose, come Barcellona in casa o Bayern in trasferta e un ottimo atteggiamento difensivo. Da fine gennaio in poi è arrivato però un crollo verticale, dovuto in parte agli infortuni - Clyburn su tutti, con il sostituto Holiday che a parte ieri ha reso poco o nulla - e in parte al fatto che, con la consapevolezza che i play-in erano irraggiungibili, molte partite venissero battezzate da subito, pensando solo al campionato e alla Coppa Italia, peraltro persa già ai quarti contro Milano. Con la mentalità da gita enogastronomica però si fa poca strada, e così sono arrivate 9 sconfitte in fila, tra cui l'ultima, a Belgrado contro la Stella Rossa, veramente pessima come atteggiamento. A fine partita Ivanovic ha attaccato i suoi giocatori, definendoli perdenti. Nel momento peggiore è arrivato un altro scossone, con la netta vittoria in casa dell'Alba - che ha evitato il rischio di ultimo posto - e con la vittoria contro Milano che di fatto ha escluso gli eterni rivali dai play-in. Infine la sconfitta di Barcellona, dopo una bella partita e anche qualche rimpianto finale. Nel frattempo sono stati rilasciati tre giocatori, Tucker, Grazulis e Visconti, e se non altro si è finito con orgoglio. Ivanovic chiude il suo tratto di Eurolega con il record di 7-14, e un andamento decisamente sinusoidale. Se non altro nell'ultimo periodo la Virtus sembra aver trovato un'identità chiara, vista anche ieri in Catalogna, e questo potrà essere molto utile per il finale di campionato. L'obiettivo dichiarato, nonché l'unica cosa che può salvare una stagione finora decisamente negativa, è lo scudetto.