Il regalo di compleanno perfetto è quello in cui sfoggi una prestazione – l'ennesima della stagione – da incorniciare. Marco Belinelli (Virtus Segafredo Bologna) conquista entrambi i premi di miglior giocatore e miglior italiano del ventiquattresimo turno di campionato superando nelle votazione Nicolò Melli (EA7 Emporio Armani Milano), D'Angelo Harrison (NutriBullet Treviso) e Davide Denegri (Vanoli Cremona).

Ultimamente le trasferte per la compagine bolognese sono diventate un tabù: nel mese di marzo – fino alla gara del PalaLeonessa A2A – erano arrivate zero vittorie e cinque sconfitte tra campionato ed Eurolega, un trend completamente differente da quello a cui siamo sempre stati abituati. La partita sul parquet della Germani Brescia però non aveva come unico obiettivo quello di interrompere il momento negativo, poiché in palio c'era anche la testa della classifica e il ricco bottino andava in qualche modo portato a casa. Nel momento di massimo bisogno si ricorre sempre alla giocata del campione, così Marco Belinelli ha deciso di sfruttare il poco tempo a disposizione – il classe 1986 ha messo piede in campo solamente per 13 minuti – per dare prova di come vadano vinte un determinato tipo di scontri diretti. Il numero 3 della Virtus Segafredo Bologna ha deciso di mettere in piedi un vero e proprio clinic offensivo, fatto di percentuali efficienti e di enigmi irrisolvibili per gli avversari: 17 punti con il 100% da dietro l'arco (4/4) e l'83.3% a cronometro fermo (5/6); gli sono stati fischiati 4 falli a favore che fanno il pari con gli assist distribuiti all'indirizzo dei propri compagni, perché Belinelli sa quando mettersi in ritmo, ma sa soprattutto quando accendere l'intero gruppo. Pochissime macchie in una prestazione da chiudere in bacheca insieme a chissà quante altre e un 21 nel dato della valutazione.

“Era una partita complicata contro una squadra forte che gioca una bella pallacanestro, ma noi siamo stati davvero bravi ad imporci fin da subito. Abbiamo difeso bene all'inizio, preso rimbalzi e quindi molto bene così. Sono contento di aver fatto una prestazione del genere nel giorno del mio compleanno, il mio pensiero è festeggiare questo giorno con le mie due bimbe e con la mia famiglia” queste le parole di Marco Belinelli ai microfoni di DAZN dopo la vittoria della Virtus Segafredo Bologna sul parquet della Germani Brescia. La squadra allenata da coach Luca Banchi è stata solo la seconda in stagione ad espugnare il palazzetto lombardo dopo la Dolomiti Energia Trentino; una vittoria di carattere come sottolineato dal capitano dei felsinei, due punti importanti per prendere la testa della classifica e una dimostrazione a tutto tondo del talento che compone il roster bianconero. Il compleanno è sempre un avvenimento speciale, un giorno da ricordare e il numero 3 lo ha chiuso come top scorer, migliore per valutazione e uomo partita. I suoi trentotto anni sono solo l'ennesima conferma della seconda giovinezza di questo fuoriclasse che non smette mai di stupire: giorno dopo giorno, anno dopo anno, stagione dopo stagione.

I numeri di Marco Belinelli in questo campionato parlano da sé: 14.3 punti (secondo miglior marcatore della squadra dietro a Tornik'e Shengelia, in vetta con 14.4) tirando con il 52.3% da due (1.6/3.1), il 41.7% da tre (3.1/7.4) e il 93.5% ai liberi (2.0/2.1); alla sua prolificità aggiunge 2.2 assist, 1.7 falli subiti, 1.5 rimbalzi, 11.6 di valutazione e +6.2 di plus/minus in 21.1 minuti di media a partita. Lunedì è arrivata la quindicesima partita consecutiva di campionato chiusa in doppia cifra per punti realizzati, la diciottesima totale; per il capitano della Virtus Segafredo Bologna si tratta della prima gara in stagione chiusa con il 100% al tiro da tre con almeno 4 tentativi, la nona in cui ha messo a referto almeno 4 triple. Il numero di assist distribuiti (4) contro la Germani Brescia ha pareggiato il season high già fatto registrare in occasione delle vittorie con Givova Scafati e Openjobmetis Varese (contro entrambe sia all'andata sia al ritorno); terza partita invece in cui ha scollinato oltre quota 20 nel dato della valutazione dopo il 24 con Varese e il 22 con Scafati (entrambe nel girone di ritorno).

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