Per il fallimento della Fortitudo - decretato il 12 settembre 2012 - il PM Giuseppe Di Giorgio ha chiesto il rinvio a giudizio per Gilberto Sacrati, con le accuse di bancarotta fraudolenta e preferenziale. Lo riporta la cronaca del Resto del Carlino, in un articolo a firma Gilberto Dondi.

L'ex patron risponde come presidente del CDA di Fortitudo Pallacanestro srl (dal 2007 al 2010), e poi come amministratore unico fino alla data del fallimento. Assieme a lui sono stati rinviati a giudizio l'ex direttore generale Gerardo Guarino e l'ex direttore amministrativo Davide Corbisiero, accusati degli stessi reati.

I tre sono accusati di aver occultato e distratto beni della Fortitudo prima del crac, e di aver alterato i libri contabili in modo da far risultare i debiti molto più esigui della realtà, nonchè di aver eseguito pagamenti preferenziali verso alcuni creditori a scapito di altri, in particolare l'erario. Ad esempio a Sacrati e ai suoi due consiglieri è contestato di aver effettuato un pagamento di 100mila euro, poco prima del fallimento, a Sogema Fortitudo srl, società riconducibile allo stesso Sacrati. Poi ci sarebbero circa 7000 euro di beni distratti alla Fortitudo tra cellulari, pc e mobili da ufficio, e poi - soprattutto - un'opera di alterazione dei bilanci a partire dal 2010, occultando debiti verso l'erario per 5.4 milioni. Infine, a Sacrati viene contestato il fatto di non aver correttamente rappresentato a bilancio un presunto credito verso il Comune, iscrivendolo tra le voci attive per 6.2 milioni, quando invece era un credito contestato e dalle incerte possibilità di recupero.

L'udienza preliminare si svolgerà il 21 settembre. Gilberto Sacrati sarà difeso dall'avvocato Caterina Caterino, Guarino dall'avvocato Murgo e Corbisiero dall'avvocato Nanetti.

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