E’ il GM Marco Carraretto a introdurre Antimo Martino, nuovo allenatore Fortitudo: “Sono contento, è una ripartenza per la nuova stagione che ho cercato di attuare nel più breve tempo possibile. Dopo che Pozzecco ha deciso di non proseguire, la società ha voluto puntare su un allenatore giovane che a Ravenna si è costruito professionalmente. Oggi riparte la Fortitudo, contento che Antimo Martino ora faccia parte della nostra famiglia, c’è tanto da lavorare, iniziamo ora a pensare alla squadra. Ha un contratto di 2+1, che diventerà triennale in caso di promozione”

Dopo, parola a Martino. “Sono molto emozionato ad essere qui, ringrazio il presidente Pavani e Carraretto che mi hanno voluto fortemente, e questo è grande orgoglio. Spero di poter ripagare questa fiducia con un buon lavoro, cercando di riportare in Fortitudo quello che ho cercato di fare a Ravenna. So che lavorare qua è speciale e diverso, ma credo sarà importante, per me, cercare di essere me stesso e approcciare in modo più grande, senza offesa per Ravenna, ciò a cui sono abituato. Sarà una sfida difficile, ma che voglio affrontare con entusiasmo e sulla quale non ho mai avuto dubbi. Allenare la Fortitudo potrebbe spaventare, ma non ho dubitato un attimo perché un allenatore giovane queste sfide le deve accogliere al volo.”

Che Fortitudo hai in mente? “Abbiamo iniziato a pensarci. Dobbiamo analizzare con cautela i giocatori sotto contratto, poi dopo questa valutazione passeremo alla seconda fase, ovvero giocatori che possano integrare quelli già esistenti. Serve gente disponibile, entusiasta, che voglia mettersi in gioco e che possa esaltare chi è già presente. Qualche riunione c’è già stata, nei prossimi giorni saremo più operativi ed entreremo in maggiori dettagli”

Ora sarai più allenatore o dirigente? “Lavoreremo insieme alla società, tutto verrà fatto insieme”

Che tempistiche ti dai per la squadra? “Non ho una deadline, serve una attenta valutazione di chi c’è e poi vedremo cosa fare. La Fortitudo può attirare giocatori interessanti, quindi non serve avere fretta ma fare scelte oculate.”

Negli ultimi anni gli americani sono stati un problema, cercherete qualcuno già conosciuto? “In un campionato dove ce ne sono solo due hanno un impatto notevole e la scelta è importante. Servono profili con già esperienza europea, perché può essere un mercato infinito e ci possono essere rookie con un potenziale enorme, ma sono convinto che si debba rischiare poco, viste quelle che sono le caratteristiche del campionato. Serve qualcuno che abbia già giocato in Europa.”

A Ravenna hai sempre avuto guardia e centro, molto condizionanti. “L’idea è che cercheremo in questi due spot, poi serve sempre l’elasticità di cambiare strategia nel caso di problemi nel cercare giocatori sul mercato italiano. Prima completeremo il pacchetto degli italiani, poi vedremo altrove, dato che il mercato americano è molto più ampio.”

Punterai ai playoff o alla promozione diretta? “Conta la promozione, non il modo in cui ci si arriva. Quando sei l’allenatore della Fortitudo in A2 l’obiettivo è abbastanza scontato, non ci sarà quindi differenza: serve vincere il più possibile, sapendo quello che è l’obiettivo finale e costruendolo passo dopo passo. Impossibile non ci sia pressione, ma non mi focalizzerei solo sul risultato finale, quanto piuttosto sulle cose di ogni giorno, il resto verrà di conseguenza”

Tutti e sei i sotto contratto (Mancinelli, Rosselli, Cinciarini, Amici, Chillo e Pini) saranno confermati? “E’ ancora prematuro, bisogna approfondire e capire bene, quindi fare scelte oculate e senza fretta. Per ora non sappiamo chi resterà e chi no”

Qualcosa sulla persona Antimo? “Sono un tipo da palestra, uno che dedica molto al proprio lavoro, spesso – sbagliando – tralasciando gli impegni familiari, ma sono fatto così, mi lascio coinvolgere. Una persona semplice, equilibrata, che nonostante le pressioni a cui non sarò abituato cercherà di restare se stesso nei limiti del possibile. Cerco di adeguarmi e adattarmi, e oltre alla sfida Fortitudo sono curioso di conoscere una città particolare e molto bella”

Ravenna è stata una bestia nera della Fortitudo. “Forse se sono qui è per via di quelle tre vittorie.. A parte tutto, Ravenna mi ha dato la possibilità di fare l’allenatore, e non è scontato dare questa chance a giovani assistenti. Per Ravenna ho grande stima e ringraziamenti, penso di aver ripagato con il lavoro, e le vittorie contro la Fortitudo (ma anche Virtus e a Treviso) sono stati momenti importanti. E’ una pagina che si è chiusa, ora se ne apre una ancora più importante”

Hai sentito Boniciolli? “Sì, mi ha fatto l’in bocca al lupo”

Hai allenato un giocatore come Tambone, andato a Varese. Cercherai qualcuno già da te conosciuto? “Non è una priorità, ma ripeto: prima aspettiamo di capire chi resterà di quelli che ci sono già, e vedremo nei prossimi giorni.”

Lo scorso anno la panchina lunga potrebbe essere stato un problema. “Vogliamo un roster con gerarchie un po’ più definite, senza che questo porti a chi gioca male lo stare comunque in campo. Ma ci saranno ruoli più importanti”

Con una promozione diretta il livello del campionato si alzerà? “E’ un campionato che sta diventando sempre più competitivo, noi cercheremo di costruire la migliore squadra possibile. Poi dentro una stagione ci possono essere tanti fattori ad incidere, quindi vedremo se ci sarà anche un po’ di fortuna”

Stai guardando le finali? “Da professionista, e da oggi anche un po’ da tifoso”

Una promessa ai tifosi? “Intanto li saluto, l’unica cosa che posso promettere, più che il risultato, è il voler ricambiare la possibilità di allenare la Fortitudo con passione incredibile, dando tutto me stesso cercando di fare il meglio per riportarla nel campionato che merita. Così ci faremo un regalo reciproco, per ricambiare la fiducia di scegliere, in modo non scontato, un allenatore giovane. “


Poi, alla radio, altre due parole di Marco Carraretto. “La sua venuta è qualcosa che ci dia grande orgoglio, possiamo costruire un progetto ambizioso, non è il problema la giovane età. Il mercato? Ci sono delle idee, non abbiamo ancora affontato valutazioni come detto dal coach: dovremo essere capaci di cambiare il tiro sulla ricerca in base a quelli che saranno gli italiani. Gli spot di americani cercati per ora sono 2 e 5, ma non ancora definitivi”
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