LA VIRTUS E' AVANTI 3-0, A UN PASSO DALLO SCUDETTO
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - A|X ARMANI EXCHANGE MILANO 76-58 (17-16, 37-34; 52-52)
A un passo dallo scudetto. La Virtus, davanti a 2300 abbondanti ed entusiasti tifosi, si prende anche la terza partita della serie e davvero vede la linea di un traguardo che manca da venti anni esatti. Questa è stata la più netta di tutte. Milano – nonostante i due cambi a roster – è sembrata davvero a corto di idee ed energia. La Segafredo ha provato a dare uno strappo più volte, con difesa, intensità e un Weems immarcabile, 23 punti con 5/8 da tre. Le prime due volte Milano è rientrata, anche grazie a parecchi tiri liberi molto contestati dal pubblico. Nell’ultimo quarto però non c’è stata storia. E il break decisivo è arrivato con quattro italiani in campo per la Virtus. La differenza principale di questa serie è questa: Milano ha 9 stranieri, ma ne possono giocare solo 6. La Virtus, oltre all’ottimo parco stranieri, ha italiani di alto livello, che qui stanno rispondendo tutti presente.
Cronaca: per Milano dentro Micov e Tarczewski per Delaney e Leday. Si parte con la solita intensità, e punteggio basso. Si vede di tutto, anche Hines da playmaker. Micov e Shields sono efficaci, ma la Virtus è lì, con tiri molto distribuiti. 17-16 al 10’, con canestro finale di Teodosic.
Nel secondo quarto arriva il primo break: da un gioco da quattro di Teodosic e con una grande difesa parte un 11-0 per il 28-16. Dura poco, però, perché Milano – ripartendo da Punter – torna subito a -2. Si resta sul 30-28 una vita, prima del sorpasso Olimpia firmato Brooks. Weems segna di nuovo dopo un’eternità, poi Rodriguez e Pajola per il 37-34 di metà partita.
Dopo la pausa la Virtus strappa di nuovo e torna subito a +10. Poi Milano rientra con Datome e con i falli bianconeri, molti dei quali contestati dal pubblico e dalla panchina bianconera, con tanto di tecnico a Djordjevic. Teodosic carica il pubblico, e va segnalato perché è una scena decisamente inusuale. Fatto sta che Datome è sempre in lunetta, e sorpassa sul 49-50. Segnano Weems e Shields, e al 30’ il punteggio è in parità: 52-52.
Ultimo quarto: ancora strappo Segafredo, con in campo quattro italiani e un immarcabile Weems. Ottimi Alibegovic, Abass e Pajola, che è anche il solito mastino difensivo. Nuovo +10 (66-56). Milano appare sulle gambe, sbatte contro un muro difensivo e non segna più, con anche un paio di airball. I colpi del KO li danno Markovic e Teodosic, e finisce in trionfo, con tanto di cori "MVP" per Weems. Finale 76-58, venerdì c’è l’occasione della vita.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - A|X ARMANI EXCHANGE MILANO 76-58 (17-16, 37-34; 52-52)
VIRTUS: Belinelli 7; Pajola 10; Alibegovic 5; Markovic 4; Ricci 3; Adams NE; Hunter 4; Weems 23; Nikolic 0; Teodosic 12; Gamble 2; Abass 6. All. Djordjevic
MILANO: Punter 11; Micov 8; Moraschini 0; Rodriguez 4; Tarczewski 0; Biligha 0; Cinciarini NE; Shields 14; Brooks 3; Hines 4; Datome 14; Wojciechowski 0. All. Messina
A un passo dallo scudetto. La Virtus, davanti a 2300 abbondanti ed entusiasti tifosi, si prende anche la terza partita della serie e davvero vede la linea di un traguardo che manca da venti anni esatti. Questa è stata la più netta di tutte. Milano – nonostante i due cambi a roster – è sembrata davvero a corto di idee ed energia. La Segafredo ha provato a dare uno strappo più volte, con difesa, intensità e un Weems immarcabile, 23 punti con 5/8 da tre. Le prime due volte Milano è rientrata, anche grazie a parecchi tiri liberi molto contestati dal pubblico. Nell’ultimo quarto però non c’è stata storia. E il break decisivo è arrivato con quattro italiani in campo per la Virtus. La differenza principale di questa serie è questa: Milano ha 9 stranieri, ma ne possono giocare solo 6. La Virtus, oltre all’ottimo parco stranieri, ha italiani di alto livello, che qui stanno rispondendo tutti presente.
Cronaca: per Milano dentro Micov e Tarczewski per Delaney e Leday. Si parte con la solita intensità, e punteggio basso. Si vede di tutto, anche Hines da playmaker. Micov e Shields sono efficaci, ma la Virtus è lì, con tiri molto distribuiti. 17-16 al 10’, con canestro finale di Teodosic.
Nel secondo quarto arriva il primo break: da un gioco da quattro di Teodosic e con una grande difesa parte un 11-0 per il 28-16. Dura poco, però, perché Milano – ripartendo da Punter – torna subito a -2. Si resta sul 30-28 una vita, prima del sorpasso Olimpia firmato Brooks. Weems segna di nuovo dopo un’eternità, poi Rodriguez e Pajola per il 37-34 di metà partita.
Dopo la pausa la Virtus strappa di nuovo e torna subito a +10. Poi Milano rientra con Datome e con i falli bianconeri, molti dei quali contestati dal pubblico e dalla panchina bianconera, con tanto di tecnico a Djordjevic. Teodosic carica il pubblico, e va segnalato perché è una scena decisamente inusuale. Fatto sta che Datome è sempre in lunetta, e sorpassa sul 49-50. Segnano Weems e Shields, e al 30’ il punteggio è in parità: 52-52.
Ultimo quarto: ancora strappo Segafredo, con in campo quattro italiani e un immarcabile Weems. Ottimi Alibegovic, Abass e Pajola, che è anche il solito mastino difensivo. Nuovo +10 (66-56). Milano appare sulle gambe, sbatte contro un muro difensivo e non segna più, con anche un paio di airball. I colpi del KO li danno Markovic e Teodosic, e finisce in trionfo, con tanto di cori "MVP" per Weems. Finale 76-58, venerdì c’è l’occasione della vita.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - A|X ARMANI EXCHANGE MILANO 76-58 (17-16, 37-34; 52-52)
VIRTUS: Belinelli 7; Pajola 10; Alibegovic 5; Markovic 4; Ricci 3; Adams NE; Hunter 4; Weems 23; Nikolic 0; Teodosic 12; Gamble 2; Abass 6. All. Djordjevic
MILANO: Punter 11; Micov 8; Moraschini 0; Rodriguez 4; Tarczewski 0; Biligha 0; Cinciarini NE; Shields 14; Brooks 3; Hines 4; Datome 14; Wojciechowski 0. All. Messina