Ottantotto. E’ la media di punti subiti dalla Virtus nelle ultime tre partite. Dopo aver toccato - a Brescia - il culmine stagionale di applicazione difensiva, sembra quasi che la Virtus abbia “staccato” da questo punto di vista, provando a vincere le partite con l’attacco. E se con Brindisi è andata bene, giocare a farne uno in più contro Cremona e Cantù si è rivelato fatale. Ieri si è giocata la partita che voleva Sodini, fatta di basket veloce, di alto numero di possessi, di pressing e contropiede canturino. La Virtus, che avrebbe avuto le armi per dominare in area (39-30 i rimbalzi, e ben 15 offensivi), non l’ha fatto, ma si è adeguata al corri&tira. Poi è vero che si è arrivati praticamente all’ultimo tiro, e nell’azione decisiva Alessandro Gentile è scivolato, però la Segafredo è stata quasi sempre sotto, e gli ospiti hanno vinto con pieno merito. Inoltre, se la tua coppia americana play/pivot - pur non in perfette condizioni fisiche - combina per 2 punti totali, difficilmente si vince.

Dal punto di vista della classifica, quella di ieri è una sconfitta che fa male, perchè lo 0-2 negli scontri diretti contro i brianzoli in un arrivo multlplo può condannare i bianconeri. Poi è vero che nulla è perduto, come ha detto Ramagli a fine partita, ma di sicuro in una settimana la Virtus ha perso due scontri diretti molto pesanti. Certo, avrebbe aiutato anche avere avuto a disposizione quel famoso rinforzo di mercato di cui si è parlato per tutta la stagione, e che invece ieri le parole dell presidente Bucci ha sostanzialmente escluso. Sarà questa, quindi, la rosa che dovrà finire la stagione, e cercare di conquistare il secondo obiettivo stagionale.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91