GRASSANI: LA FIP CI HA LASCIATI SOLI, MA SIAMO FIDUCIOSI
Un altro giorno è passato e ancora la FIBA non è espressa.
L'avvocato Mattia Grassani - sentito da Damiano Montanari su Stadio - ha confermato l'ottimismo sulla decisione finale, mentre ha seccamente smentito il fatto che la FIP abbia mandato un memoriale a favore della Fortitudo 103. La società, in questa operazione di difesa, si sta muovendo da sola.
Ecco le parole di Grassani: Le interpretazioni secondo cui la FIP avrebbe depositato un memoriale e si starebbe muovendo per perorare la causa biancoblu sono offensive nei confronti di chi ha lavorato e sta lavorando per tutelare le ragioni dell'Aquila.
La situazione è cristallizzata all'udienza dell'undici settembre, alla quale la FIP non ha preso parte, non mandando alcun rappresentante e non depositando alcuna richiesta scritta, venendo così esclusa dal giudizio per inattività.
La Effe però è in buone mani? Tra i documenti che abbiamo prodotto il sabato successivo all'udienza c'è anche il lodo FIBA Bagaric e il provvedimento del Tribunale di Bologna che lo ammette nel possibile fallimento come creditore privilegiato. La procedura seguita dal giocatore è quella corretta. Drucker non si sarebbe dovuto muovere adesso, ma sei anni fa, esattamente come ha fatto Bagaric.
I tempi lunghi per la decisione giocano a favore della Fortitudo? Per accelerare i tempi avevamo dato l'assenso a separare il deposito delle motivazioni dal pronunciamento. Per rigettare il ricorso, alla Commissione d'Appello sarebbe bastato un giorno. Il fatto che undici giorni dopo l'udienza stiamo ancora aspettando fa pensare che il nostro ricorso sia oggetto di discussione. Di sicuro trapela che la FIBA sia seriamente preoccupata di un'eventuale decisione a favore della Fortitudo. Nella sua black list ci sono 59 società bandite (di cui 6 italiane) ma nessuna di queste ha mai fatto ricorso: o si sono accordate o non hanno pagato. Una decisione favorevole all'Aquila potrebbe aprire una crepa nel sistema della FIBA.