TRIESTE - FORTITUDO: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
CONSULTINVEST BOLOGNA
McCamey - voto 5 – (15pti, 6/6, 3/6, 1/3) - Fa bottino da solo, dando però la continua impressione di non avere la minima idea di come tenere le fila di attori che non sanno come essere diretti. Perdendosi quindi per strada.
Legion - voto 5 – (10pti, -, 2/7, 2/6) - Non viene attivato, non riesce ad attivarsi per conto proprio, e alla fine resta a guardare il bombardamento con poche idee su come andare a trovare un riparo.
Amici - voto 5 – (8pti, 2/4, 3/4, 0/4) - Tra i tanti a venire travolto dietro, restando pesce fuor d’acqua in una giornata dove tutti gli avversari sono sembrati con i razzi nei garretti.
Mancinelli - voto 5 – (9pti, 3/4, 3/8, 0/1) - Troppi complimenti, chissà. O forse Trieste che gli è sempre e comunque indigesta. O forse una domenica normale per chi, in questa squadra, non può permettersi di tornare umano.
Pini - voto 6 – (10pti, 1/1, 3/6, 1/1) - Il suo lo fa, facendosi trovare spesso laddove deve essere. Poi non è colpa sua se la barca fa acqua laddove lui non può andare a mettere toppe.
Fultz - voto 5,5 – (6pti, 1/1, 1/1, 1/3) - Gestisce un po’ meno peggio, ma con una matita quando sarebbe servito un pennarello, per indicare meglio la strada alla truppa.
Italiano - voto 5,5 – (7pti, -, 2/4, 1/1) - Spazio nel finale per prendere meglio le misure con quello che dovrà diventare, i buoi erano già scappati ma non certo per specifiche colpe sue.
Chillo - voto 5,5 – (2pti, 2/2, 0/1, -) – Fa capolino quando Trieste prende la ruzzola da lontano, senza poter far grandi cose.
Gandini - voto 5 – (0pti, -, -, 0/1) – Ancora con l’impressione di non sapere bene da che parte muovere i talloni, pagando la condizione che è quella che è.
Bryan - voto 5,5 – (7pti, 1/4, 3/3, -) - Almeno diventa buon bersaglio di passaggi concretizzati a canestro. A babbo morto, però.
ALMA TRIESTE
Fernandez - voto 7 – (15pti, -, 3/6, 3/5) - La prende lateralmente, poi infila tutto quello che serve.
Baldasso - voto 6 – (6pti, -, 0/2, 2/5) - Non ne imbrocca una prima, poi gli altri aggiustano.
Green - voto 8 – (27pti, 7/8, 7/10, 2/3) – Serve il libretto delle istruzioni per capire come fermarlo, ma quando questo arriva è scritto in giapponese antico.
Da Ros - voto 6,5 – (8pti, -, 4/11, 0/3) – Forza troppo, ma gestisce a fronte alta.
Cittadini - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/2, -) – Non infierisce più di tanto.
Prandin - voto 6,5 – (6pti, -, 3/4, -) – Mette quel che serve.
Cavaliero - voto 6,5 – (7pti, -, 2/2, 1/6) – Torna con tabellata, poi non va oltre.
Loschi - voto 7 – (12pti, 3/3, -, 3/5) – Tutto fin troppo facile.
Coronica - voto NG
Janelidze - voto 7 – (14pti, 2/2, 3/5, 2/3) – In totale confidenza, laddove non lo vanno a fermare.
VERBA MANENT
Boniciolli - Avevo detto alla squadra che questi sono forti, e oggi hanno tirato con percentuali irreali: ci sta, ma il grande rammarico che ho io verso i miei è che per la prima volta in carriera ho avuto l’impressione di non aver preparato i miei emotivamente. Abbiamo iniziato rispettando il piano partita, attaccandoli in penetrazione e facendo bene. Abbiamo sbagliato con Legion un cesto che poteva darci il +10, e da lì ci siamo innervositi. Qui abbiamo sbagliato tanti tiri facili con giocatori come Legion stesso e Amici. Dopo aver dimostrato i nostri valori nelle prime partite qui siamo venuti meno, e mi dispiace non aver partecipato a questa grande festa di pallacanestro: perdere a Trieste combattendo ci sta, ma con questo nervosismo e frustrazione no, al di là dei loro grandi meriti. Mi dispiace, ora prepariamoci alle prossime partite sapendo che noi abbiamo già giocato contro squadre forti, riflettiamo sulle nostre colpe sapendo che la vita va avanti e che abbiamo margini di crescita. Sono arrabbiato con me stesso, non con la squadra: di solito vengo ascoltato, in settimana ho cercato di non caricare troppo le cose sapendo di avere a che fare con adulti e non con bambini, pensavo fossero tutti consapevoli di quello che sarebbe successo. Sono sereno, peggio non può andare, ma se non ci siamo presentati in campo la colpa è mia. I lunghi italiani in panchina alla fine? I giocatori vengono utilizzati in base alle esigenze, e in base agli avversari. Noi allenatori abbiamo il rispetto dei nostri: nel breve le scelte possono essere criticabili, ma nessuno può capire uno spogliatoio meglio di chi c’è dentro. Chi non lo vuol capire si dia all’equitazione: io non posso lasciare in braghe di tela Gandini solo perché adesso è fuori condizione. Nel prepartita avevo detto che avrei preferito giocare con Bowers, che avrebbe dato loro un assetto più favorevole per noi. Che però non ci aspettavamo le loro percentuali da 3, con tanto di tabellata di Cavaliero: ci siamo abbattuti, ma è una lezione che arriva a 24 giornate dalla fine della regular season.
Dalmasson - Siamo partiti un po' contratti, poi abbiamo trovato la giusta confidenza con la partita, e abbiamo fatto sì che Bologna non rientrasse mai. Questo è il più grande merito dei miei ragazzi, che magari in alcuni momenti non sono stati molto precisi, ma sempre molto generosi. Abbiamo concesso pochi canestri facili a una squadra di talento e qualità, e molto più grossa di noi. Ma siamo stati bravi a non subire tanto lì sotto, e a giocare in velocità, che è la cosa che ci piace di più. Green? La cosa più bella per un allenatore è avere un giocatore come lui, che in ogni singolo allenamento mette la stessa generosità che vedete in partita. Godiamocelo, ma è destinato a un altro livello.
L'audio di coach Matteo Boniciolli, grazie a Sportpress.
McCamey - voto 5 – (15pti, 6/6, 3/6, 1/3) - Fa bottino da solo, dando però la continua impressione di non avere la minima idea di come tenere le fila di attori che non sanno come essere diretti. Perdendosi quindi per strada.
Legion - voto 5 – (10pti, -, 2/7, 2/6) - Non viene attivato, non riesce ad attivarsi per conto proprio, e alla fine resta a guardare il bombardamento con poche idee su come andare a trovare un riparo.
Amici - voto 5 – (8pti, 2/4, 3/4, 0/4) - Tra i tanti a venire travolto dietro, restando pesce fuor d’acqua in una giornata dove tutti gli avversari sono sembrati con i razzi nei garretti.
Mancinelli - voto 5 – (9pti, 3/4, 3/8, 0/1) - Troppi complimenti, chissà. O forse Trieste che gli è sempre e comunque indigesta. O forse una domenica normale per chi, in questa squadra, non può permettersi di tornare umano.
Pini - voto 6 – (10pti, 1/1, 3/6, 1/1) - Il suo lo fa, facendosi trovare spesso laddove deve essere. Poi non è colpa sua se la barca fa acqua laddove lui non può andare a mettere toppe.
Fultz - voto 5,5 – (6pti, 1/1, 1/1, 1/3) - Gestisce un po’ meno peggio, ma con una matita quando sarebbe servito un pennarello, per indicare meglio la strada alla truppa.
Italiano - voto 5,5 – (7pti, -, 2/4, 1/1) - Spazio nel finale per prendere meglio le misure con quello che dovrà diventare, i buoi erano già scappati ma non certo per specifiche colpe sue.
Chillo - voto 5,5 – (2pti, 2/2, 0/1, -) – Fa capolino quando Trieste prende la ruzzola da lontano, senza poter far grandi cose.
Gandini - voto 5 – (0pti, -, -, 0/1) – Ancora con l’impressione di non sapere bene da che parte muovere i talloni, pagando la condizione che è quella che è.
Bryan - voto 5,5 – (7pti, 1/4, 3/3, -) - Almeno diventa buon bersaglio di passaggi concretizzati a canestro. A babbo morto, però.
ALMA TRIESTE
Fernandez - voto 7 – (15pti, -, 3/6, 3/5) - La prende lateralmente, poi infila tutto quello che serve.
Baldasso - voto 6 – (6pti, -, 0/2, 2/5) - Non ne imbrocca una prima, poi gli altri aggiustano.
Green - voto 8 – (27pti, 7/8, 7/10, 2/3) – Serve il libretto delle istruzioni per capire come fermarlo, ma quando questo arriva è scritto in giapponese antico.
Da Ros - voto 6,5 – (8pti, -, 4/11, 0/3) – Forza troppo, ma gestisce a fronte alta.
Cittadini - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/2, -) – Non infierisce più di tanto.
Prandin - voto 6,5 – (6pti, -, 3/4, -) – Mette quel che serve.
Cavaliero - voto 6,5 – (7pti, -, 2/2, 1/6) – Torna con tabellata, poi non va oltre.
Loschi - voto 7 – (12pti, 3/3, -, 3/5) – Tutto fin troppo facile.
Coronica - voto NG
Janelidze - voto 7 – (14pti, 2/2, 3/5, 2/3) – In totale confidenza, laddove non lo vanno a fermare.
VERBA MANENT
Boniciolli - Avevo detto alla squadra che questi sono forti, e oggi hanno tirato con percentuali irreali: ci sta, ma il grande rammarico che ho io verso i miei è che per la prima volta in carriera ho avuto l’impressione di non aver preparato i miei emotivamente. Abbiamo iniziato rispettando il piano partita, attaccandoli in penetrazione e facendo bene. Abbiamo sbagliato con Legion un cesto che poteva darci il +10, e da lì ci siamo innervositi. Qui abbiamo sbagliato tanti tiri facili con giocatori come Legion stesso e Amici. Dopo aver dimostrato i nostri valori nelle prime partite qui siamo venuti meno, e mi dispiace non aver partecipato a questa grande festa di pallacanestro: perdere a Trieste combattendo ci sta, ma con questo nervosismo e frustrazione no, al di là dei loro grandi meriti. Mi dispiace, ora prepariamoci alle prossime partite sapendo che noi abbiamo già giocato contro squadre forti, riflettiamo sulle nostre colpe sapendo che la vita va avanti e che abbiamo margini di crescita. Sono arrabbiato con me stesso, non con la squadra: di solito vengo ascoltato, in settimana ho cercato di non caricare troppo le cose sapendo di avere a che fare con adulti e non con bambini, pensavo fossero tutti consapevoli di quello che sarebbe successo. Sono sereno, peggio non può andare, ma se non ci siamo presentati in campo la colpa è mia. I lunghi italiani in panchina alla fine? I giocatori vengono utilizzati in base alle esigenze, e in base agli avversari. Noi allenatori abbiamo il rispetto dei nostri: nel breve le scelte possono essere criticabili, ma nessuno può capire uno spogliatoio meglio di chi c’è dentro. Chi non lo vuol capire si dia all’equitazione: io non posso lasciare in braghe di tela Gandini solo perché adesso è fuori condizione. Nel prepartita avevo detto che avrei preferito giocare con Bowers, che avrebbe dato loro un assetto più favorevole per noi. Che però non ci aspettavamo le loro percentuali da 3, con tanto di tabellata di Cavaliero: ci siamo abbattuti, ma è una lezione che arriva a 24 giornate dalla fine della regular season.
Dalmasson - Siamo partiti un po' contratti, poi abbiamo trovato la giusta confidenza con la partita, e abbiamo fatto sì che Bologna non rientrasse mai. Questo è il più grande merito dei miei ragazzi, che magari in alcuni momenti non sono stati molto precisi, ma sempre molto generosi. Abbiamo concesso pochi canestri facili a una squadra di talento e qualità, e molto più grossa di noi. Ma siamo stati bravi a non subire tanto lì sotto, e a giocare in velocità, che è la cosa che ci piace di più. Green? La cosa più bella per un allenatore è avere un giocatore come lui, che in ogni singolo allenamento mette la stessa generosità che vedete in partita. Godiamocelo, ma è destinato a un altro livello.
L'audio di coach Matteo Boniciolli, grazie a Sportpress.