Meo Sacchetti, già tornato a Cremona, ha commentato ancora una volta l'esperienza italiana al Mondiale parlando a La Provincia di Cremona.
Un estratto delle sue parole.

Abbiamo fatto il minimo sindacale, niente di più e niente di meno. È stata un’estate di tante parole e chiacchiere. Quando giochi una competizione così importante è normale, soprattutto quando vieni eliminato. Ho una certa esperienza e so come vanno le cose. Bisogna accettare tutto.
Un po' di rammarico c'è per la sconfitta contro la Spagna, in una partita che ci siamo giocati fino in fondo. Parliamo di una squadra di livello, più forte di noi ma che potevamo battere. Nel finale ci siamo giocati una grande occasione. Loro sono stati più bravi e lo stanno dimostrando anche in questi giorni. Non si arriva in finale per caso. Alla fine siamo tornati dal mondiale con quello che ci serviva di più, ovvero la qualificazione al torneo preolimpico. Non ci sono state gioie particolari, ma nemmeno è tutto da buttare sia chiaro.

La partita con Porto Rico. Nello spogliatoio all’intervallo, ho detto ai ragazzi che non volevo che ci ricordassero per la più brutta sconfitta della Nazionale in un Mondiale Non c’è stato bisogno di dire altro: la reazione del secondo tempo mi è piaciuta e rimontare da -26 non è stato facile. Ci siamo riusciti anche se nel finale ci siamo complicati la vita. I
ragazzi ci tenevano e si è visto. Se non si ha testa per giocare, a questo livello si può andare in difficoltà contro ogni nazionale.


La polemica su Luca Vitali. Non voglio e non devo rispondere a nessuno, sono molto sereno. Ognuno ha opinioni diverse e dice quello che pensa. Non è la prima volta e non sarà l’unica che un allenatore viene attaccato per le proprie scelte. C’è libertà di parola in questo mondo.

1400 ISCRITTI PER IL CANALE TELEGRAM DI BOLOGNABASKET
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI