Il capitano della Fortitudo Stefano Mancinelli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Ecco le sue parole:
In questa fase della preparazione – spiega il "Mancio" - conta il modo in cui ti alleni. E noi lo stiamo facendo molto bene. I risultati nelle amichevoli non sono arrivati? Non sono minimamente preoccupato. Abbiamo sempre giocato tre quarti di alto livello, per poi avere un calo nel quarto. Ci sta, non siamo ancora al 100%. Ma è giusto che Boniciolli ci tenga sul pezzo.

Ancora una volta sarà il coach biancoblù il vero valore aggiunto della Fortitudo. Quando sono tornato a Bologna qualcuno si chiedeva se avrei retto il metodo di lavoro di Boniciolli. In carriera ho già avuto allenatori come lui. Penso a Repesa, che assomiglia molto a Matteo. Come quell'Aquila, in proporzione, mi ricorda questa: allora doveva vincere lo scudetto, adesso deve vincere il campionato. Negli ultimi anni avevo lavorato in contesti diversi, in cui i carichi di lavoro erano differenti. Ora stiamo caricando moltissimo.

Il problema è l'amalgama che non è ancora stato trovato o una condizione atletica non ancora ottimale? Non so. Ma abbiamo affrontato due squadre top da Eurolega come Milano e Galatasaray, mentre con Princeton eravamo sopra di 21 e con Ravenna di 15. Poi abbiamo perso, perchè forse i nostri avversari erano più pronti di noi. Ma i risultati contano a giugno, non a settembre.

Il nodo della questione è un altro: questa Fortitudo è veramente migliore di quella dell'anno scorso? Questa squadra, sotto il profilo tecnico, ha qualcosa in più. Ma deve dimostrare sul parquet di essere migliore. Il gruppo dell'anno scorso aveva un grande cuore. Che possiamo e dobbiamo avere anche noi. Non sono preoccupato. Anche se mancano ancora alcune cose. L'atteggiamento e il modo in cui ci alleniamo sono super. Dobbiamo crescere nelle rotazioni difensive e sugli attacchi. Ma, ripeto, è normale che adesso sia così.

Parole da leader per Stefano Mancinelli, perfettamente calato nel suo nuovo ruolo. So di poter fare tanto per la squadra dentro e fuori dal campo. Posso e voglio essere il leader di questo gruppo, aiutare i più giovani ed in generale tutti i miei compagni. Sono un giocatore che può dare ancora tanto. L'età? Non mi sento vecchio per niente: in questo momento sono in formissima, ho voglia di fare e mi diverto ancora a giocare, tanto più per la squadra che amo da sempre. Lo ripeto ancora una volta: stiamo tranquilli, siamo ancora in fase di costruzione.

Lo hanno capito i tifosi biancoblù che hanno preso d'assalto i botteghini stabilendo il record di abbonamenti sottoscritti (4379 a ieri). Sinceramente mi aspettavo di raggiungere quota quattromila, ma non di firmare il nuovo record di tessere vendute. Questo è per noi motivo di orgoglio e di responsabilità. Da dimostrare sul parquet.

Magari già dal prossimo impegno ufficiale, la prima edizione della Supercoppa di A2, che andrà in scena all'Unipol Arena il 23 e il 24 settembre. Per noi sarà il primo appuntamento importante. Andremo in campo per cercare assolutamente di vincere. La Supercoppa non è il nostro obiettivo principale, che è salire in Serie A, ma arriveremo pronti. Affronteremo squadre forti, al nostro livello, con ambizioni di promozione. Vedrete una Fortitudo più compatta: la squadra c'è. Abbiamo ancora una decina di giorni di lavoro, che ci serviranno per crescere ulteriormente.

Giocare "in casa" della Virtus farà un effetto strano. Di solito all'Unipol Arena prendevo insulti. Questa volta, con i nostri tifosi, sarà sicuramente come giocare in casa.

Roberts e Knox sono in ritardo, ma sono buoni giocatori. Condivide? Sono ottimi giocatori. Justin tecnicamente è veramente forte: per uno della sua stazza ha mani dolcissime. Mentre Chris ha un fisico clamoroso e può diventare uno dei migliori difensori di A2. A questo punto della stagione nessun giocatore è al 100%.

Con Ravenna la squadra ha tirato col 5/22 da tre. Non manca un tiratore? Abbiamo sbagliato tiri aperti e abbiamo elementi come Montano e Campogrande che sono grandissimi tiratori. Ora non dobbiamo preoccuparci delle percentuali da tre, ma di avere più "cazzimma", di riproporre il vero spirito Fortitudo.

Per quel che riguarda l'eventuale ricorso al mercato, Stadio conferma che con Marco Carraretto - che ha offerte da altre squadre di A2 - la questione è definitivamente chiusa. Con Carlos Delfino, che al momento cerca una sistemazione di livello superiore, non c'è stato nessun contatto, nemmeno un abboccamento. La società potrebbe provare a farsi sotto col nazionale argentino tra 15-20 giorni, qualora sia ancora libero.

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PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE