(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Non deve essere molto amata, la nuova Trapani, se i commenti social di ieri sera erano una specie di festeggiamento collettivo nei confronti di chi, almeno finora, ha disinnecato con un piccolo massacro (sportivo, sia chiaro) una realtà che, questo va riconosciuto, dichiara di puntare in altissimo senza mezze misure. Ieri la Fortitudo è stata qualcosa di talmente superiore da porsi tanti dubbi, sul prima e sul dopo. Vai così, è una figata, perchè una storia così non c'è mai stata, avrebbe detto Jovanotti prima di restare folgorato sulla via del santonismo. Dominio totale, strozzature difensive che hanno portato Trapani ad un due su centomila da tre, spesso non arrivando nemmeno al ferro, e collettivo dove davvero nessuno, cambi compresi, ha demeritato. E, dato che gli osanna per i titolari sono continui e costanti, allora applausi per la solidità di Morgillo, il passaggio di Sergio, i minuti di Taflaj e il finale di Panni. Non scontati, ed è chiaro che tutti possono dare qualcosa, se chiamati in causa senza problemi.

E ora si vada di Forlì, rivale che anche solo nel nome fa alzare l'attenzione per una partita che sarebbe importante anche solo per il fatto di essere una finale, figurarsi affrontando chi renderebbe intensa anche una sfida di precampionato. Forlì e Coppa Italia, risalendo con la memoria ad un 2010 dove l'allora finale di serie B1, o Adil come si chiamava o vattelappesca, venne vinta dai Finelli's dopo una vigilia, diciamo, molto rocambolesca (tradotto: fu già un risultato convincere la truppa a partire per la Final Four, dopo l'ennesimo rinvio del pagamento stipendi). Riecco Martino, riecco Cinciarini, riecco una rivalità che in campionato ha detto 1-1 in regular e, soprattutto, il recente sorpasso in classifica da parte dei romagnoli. Vedremo le condizioni fisiche, però: nel finale si sono acciaccati Fantinelli e Aradori, con il primo recuperabile e il secondo davvero in dubbio. L'unica, se vogliamo nota non intonata di una sera dove la Fortitudo ha giocato una delle sue migliori partite degli ultimi anni.

Caja
Caja (Foto Mauro Donati)

Just like heaven

Tutto, davvero. Titolari, cambi, perfino il cesto finale del cinno Kuznetsov. Ma che partita è stata?

Disintegration

In una gara dove qualche rotazione c'è stata fin da subito, forse si poteva evitare di rimandare in campo Aradori sul +25 all'inizio dell'ultimo quarto. Acciacco, richiesta di cambio e massaggio con presenza in forte dubbio per stasera. Idem per Fantinelli, ma come detto lui dovrebbe esserci.

Il programma

Si gioca questa sera, ore 20.45, diretta Rai Sport (altri sport permettendo?) e Nettuno Bologna Uno.

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