Il problema delle possibili porte chiuse, che si sta iniziando ad affrontare in questi giorni per il basket italiano, rischia di essere molto più serie per le coppe europee, alle quali parteciperanno 9 delle 16 squadre di serie A.
Come spiega La Prealpina, al momento la questione non è all'ordine del giorno di Eurolega e FIBA, ma di certo il problema si porrà. Le varie nazioni europee hanno infatti un quadro epidemiologico molto diverso tra loro, regole sanitarie parimenti diverse, e ancora divieti di viaggio da alcune nazioni verso altre (ad esempio da Serbia e Romania verso l'Italia). Per altre nazioni ancora sono previsti i 14 giorni di quarantena al ritorno.
L'Eurocup dovrebbe partire il 30 settembre, L'Eurolega il giorno dopo e la Basketball Champions League il 13 ottobre, dopo le finali della stagione 2019-20.
Secondo il quotidiano lombardo, pensare che tra due mesi si possa viaggiare liberamente in Europa e giocare a porte apperte appare quantomeno irrealistico. Per questo motivo pensare a una partenza a porte chiuse al momento è abbastanza plausibile, anche se parecchie squadre di Eurolega non sarebbero contente, visti i notevoli incassi dal botteghino.
In ogni caso, oggi è più facile organizzare i singoli campionati nazionali, con regole sanitarie uguali per tutti, piuttosto che una coppa europea.

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