La Fortitudo deve valutare se e come cercare un gettonaro

Costretta di nuovo alle decisioni dopo aver da poco portato a casa il cambio del lungodegente Sabatini, la Fortitudo in questi giorni valuterà come muoversi per l'eventuale sostituzione di Kenny Gabriel, il cui infortunio al ginocchio fa pensare che, almeno fino alla sosta del campionato per la Coppa Italia, di tornare in campo non se ne parlerà. Due mesi e qualche giorno di più, per intenderci. Via quindi di ricerca di quello che un tempo si definiva gettonaro, sapendo che in teoria non ci sono limiti di passaporto quanto piuttosto della necessità di trovare qualcuno che sia pronto, disposto ad usare questo passaggio come vetrina per magari trovare un successivo contratto playoff da qualche parte nel mondo, e che sappia integrarsi in un sistema che, come dice spesso Caja, non è di quelli su cui si può salire così facilmente.

Se e quando trovarlo, ‘sto gettonaro, perchè pur senza Gabriel, con il prossimo rientro di Menalo, al netto di ulteriori fatiche infermieristiche la Fortitudo di giocatori ne ha 10, esattamente 2 per ruolo, e contro Udine non ha poi dimostrato particolari sofferenze a rimbalzo, anzi (47-23, ma da quanto non si vedeva?). E sarebbe poco corretto non evidenziare come Kenny abbia fin qui sempre palesato qualche incomprensione tattica, in campo, a maggior ragione oggi che, con il rientro di Aradori, servirebbe più pericolosità interna che non uno che tira 10 volte da 3 a partita, quando va bene. Insomma: arrivasse il gettonaro si tornerebbe ad averne 11, con l’obbligo di tirarne via uno ad ogni partita, aprendo quindi il dibattito su chi dovrebbe diventare il Taflaj della situazione: Battistini potrebbe essere il candidato, non potendo lasciare in borghese un inserimento in corsa, giovane, come Menalo. Insomma, tutto sommato questi 10, per un girone di ritorno dove non ci sarebbe l'urgenza di correre come pazzi alla ricerca dl primo posto, potrebbero perfino bastare.

Ovvio che in giro ci si guarderà, comunque, tra nomi che usciranno già fuori più per riempire spazi che non per reali trattative: qualcosa è già stato valutato e scartato, altro arriverà a breve, ma l'impressione di oggi (oggi) è che non ci sia la fretta di chi, altrimenti, non saprebbe con chi andare in campo. Si aprano pure le danze e le scommesse, sapendo poi che se nel frattempo ci si riuscisse a liberare del contratto di Giuri tanto male non farebbe.