Alessandro Pajola è stato sentito da Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Sono ancora un po' frastornato, non me ne rendo conto ma se mi fermo a pensarci capisco che abbiamo fatto qualcosa di incredibile e sono strafelice. Quando lo abbiamo capito? Vorrei dire dopo il recupero dal -17 contro Portorico, ma la realtà è che non pensavamo di battere la corazzata serba. Poi abbiamo finito a +12 il primo tempo della finale tenendo in mano il pallino, abbiamo allungato a +20 a inizio ripresa e lì ho cominciato a pensarci seriamente. Siamo rimasti concentrati perché sapevamo che sarebbero arrivati momenti delicati, poi alla sirena è stata festa.
Con Teodosic non ci siamo detti niente, ma abbiamo scherzato tutto l'anno su questa partita. Siamo stati bravi di squadra a limitarlo, ci siamo alternati io, Fontecchio, Tonut. Volevamo essere aggressivi e se lo marca sempre lo stesso alla lunga perdi energia. Spero resti alla Virtus, perché è un grandissimo amico e una bravissima persona. Mi è sempre stato vicino, non so come andranno le cose ma per me sarebbe una gran fortuna e un onore averlo ancora come compagno di squadra.
Se la scorsa estate mi avessero detto di scudetto e Olimpiadi vi avrei riso in faccia. È veramente tutto assurdo, ancora non lo realizzo"


(foto Italbasket)

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