Finisce 70-66 per la Corsa Tris, che sconfigge nel derby la Camst Ozzano e resta nei piani alti della classifica, spezzando così la serie positiva di coach Fucà, arrivato sotto le volte del Paladozza con scout illibato, e uscito con la prima macchia in carriera. Partita di medio contenuto tecnico e di grande agonismo dove, dopo un primo quarto nel quale le squadre o facevano ciuf o perdevano la palla, il punteggio si è abbassato e ben presto si è capito che sarebbe bastato allunare ai 70 punti per portarla a casa. A riuscirci, i padroni di casa.

Ozzano recupera in extremis Ferroni, e squadre al completo per un primo quarto di infrazioni di passi e falli in attacco, ma anche di un 3x3 firmato Amoroso, Benzi e Pilutti che cerca di scardinare il fortino arancio e nero. La scarica da fuori è però fuoco di paglia per gli esterni bolognesi, che vengono presto impacchettati da una difesa in cui Berdini, Palmieri e Agostini lasciano quasi nulla. L'ossigeno manca, e per restare in vantaggio Consolini deve affidarsi ad un Amoroso versione re del campetto. Fucà riesuma Ferroni, che gli mette i 4 punti necessari a non perdere di vista gli avversari. 21-16 a fine quarto.

Per tenerla in vita, il Gira deve abbassare il dato dei punti subiti. E questo riesce, come detto, grazie alla pressione sugli esterni. Cotugno ci capisce poco, Pilutti già fuori giri, e sorpasso esterno grazie a un 8-0 con 2 triple, 25-28. La 1934 allora cerca riparo nei lunghi, o finti tali. Perego prima, Fiasco poi, controsorpasso servito, e Ozzano che non riesce a trovare un uomo che faccia due cesti di fila e si infiammi un minimo. 39-36 a fine tempo. La Camst ha 10 uomini andati a segno, nessuno in doppia cifra.

Terzo quarto dove la Virtus 1934 fa il suo gioco, come capita spesso, e prende il largo passo dopo passo. Ai punti dei lunghi si aggiungono le prime cose buone degli esterni: 5 di Benzi, tripla di Cotugno prima e Angiolini poi. Ozzano solo tiri liberi, e il solito drammatico problema di non riuscire a mettere canestri. E' una terza frazione da 2/10 al tiro per Fucà, 58-48 a fine quarto, con Benzi che sbaglia davanti alla zona la tripla del +13.

Ma chi segue ogni tanto la V1934 sa che gli ultimi quarti possono diventare aspri come il Mortirolo, ed è quello che capita anche oggi. Blocco offensivo davanti ad una zona che irretisce, 0-7 esterno e due errori che avrebbero potuto portare Ozzano a -1. Di nuovo schieramento con Amoroso e Perego, recupero di un pallone che viene lanciato a Pilutti per il 60-55. A questo punto è Ozzano a piantarsi, scende a -9, torna a -5 grazie ad un doppio 2+1 di Berdini, ma è poco. Amoroso stoppa Rinaldi, Raschi si perde davanti a Cotugno in contropiede, e può solo mettere la tripla del definitivo -4 mentre Amoroso, hombre del partido, festeggia in mezzo al campo.

Per la Virtus1934 una vittoria salutare dopo la sosta, con la conferma di Amoroso tra tutti. Per Ozzano una battuta d'arresto che potrebbe non fare male, anche se il calendario ora si inerpica con il recupero infrasettimanale a Castelletto e il duro match di sabato prossimo in casa con Forlì. La difesa è sempre affidabile, ma è chiara l'assenza del go-to-guy davanti al canestro. Sarebbe dovuto essere Bucci, ma se ne cercano segnali di vita dopo l'inizio di stagione ben augurante.

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