Stefano Michelini, di recente premiato con il "Torre di Maratona", è stato sentito da Davide Centonze per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Questo è un premio che in passato hanno ricevuto personaggi importantissimi, tra cui Alberto Bucci, e veramente non me l'aspettavo. È un grande onore, perché di solito nessuno è profeta nella sua patria, e quindi a 65 anni essere premiato per il come sei e non per cos'hai fatto è una grande gratificazione. Sono cittadino onorario di quattro città in cui ho allenato e ho ricevuto il Leone d'Oro per i miei anni a Venezia; questo per me è il massimo perché non sono le vittorie e le sconfitte che contano, ma è la relazione e il rapporto vero che ho avuto con il territorio". Una carriera partita da radici ben solide…
Bussolari? Parlare di Walter per me è sempre difficile, perché mi muove dentro il grande affetto che ho provato per lui. Per me è stato un meraviglioso e insostituibile compagno di viaggio e consigliere negli ultimi dodici anni in Rai. Era sempre con me e sono felice che rimanga la memoria del suo nome, che ha dato tanto al basket e soprattutto ai giovani. In questo senso, il premio al miglior Under 22 nel nome di Walter penso sia la cosa migliore per ricordarlo.
La Virtus? Penso sia motivatissimo, vuole competere con se stesso per i massimi livelli e questa è una grande garanzia perché lui ha saputo gestire sempre grandi campioni. È un uomo che in ogni anno della sua carriera ha fatto passi avanti, alla Virtus arriva un allenatore di livello e conoscenza internazionale ipermotivato, che affronta una sfida veramente difficile: ripetersi.
Repesa? Tutte le scelte sono giuste se, dopo una stagione come l'ultima, si fa tesoro del pregresso. La società deve sistemare le cose che non sono andate e penso che Repesa volesse tornare in biancoblù, in un posto in cui è stato incoronato. Arriva un coach che farà una pallacanestro ad altissimo ritmo, gli arriveranno dei giovani per giocare ai mille all'ora per esaltare il pubblico della Fortitudo. Mi sembra una scelta intelligente. Sarà una F divertente e spregiudicata, con diversi giocatori giovani e con un allenatore che riparte motivatissimo. In più, penso che a Fantinelli potrebbe essere richiesto un cambio nel modo di giocare, mentre Aradori dovrà migliorare dal punto di vista della percentuale massa grassa/massa magra. Glielo dico tutte le volte che lo vedo e penso proprio che lo debba fare"

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