LAGUARDIA: DOPO PASQUA CAPIREMO COME MUOVERCI. SIAMO PRONTI A CAMBIARE QUALSIASI REGOLA
Il vicepresidente FIP Gaetano Laguardia è stato sentito da Damiano Montanari per il Corriere dello Sport. Un estratto dell'intervista.
"In questo momento non ha senso parlare di futuro prossimo senza, come sembra, avere raggiunto il picco di contagio. Credo che dopo Pasqua avremo un piccolo summit con le parti in causa per capire come muoverci. In linea di massimo l'attività regionale potrebbe avere una riduzione, mentre ci piacerebbe continuare con i campionato nazionali. Siamo pronti a cambiare qualsiasi regola; stiamo vagliando la possibilità di ridurre il numero di gare in programma. Finchè non abbiamo idea di quanto sarà lungo questo disagio, però, ogni ipotesi può cambiare dall'oggi al domani: la nostra idea sarebbe portare a termine almeno alcuni campionati. Ma la salute è più importante di tutto.
Togliere i visti obbligatori? Se non tornano gli americani che sono partiti e una squadra gioca senza americani o stranieri, il campionato è falsato. Non posso dire il contrario. Ho letto l'ipotesi dei visti, ma non viene da noi e dipende dal Coni e dal Governo: il primo deve chiedere al secondo di approvarla, prima che noi ci possiamo eventualmente pronunciare. Se tutte le società fossero d'accordo, noi non avremmo niente in contrario.
Giocare durante l'estate? Ci attende l'estate più calda del secolo. Mi preoccupa giocare in palazzetti a 40 gradi, poi tutto è possibile. La FIP decide con le Leghe che hanno ben presente i desiderata delle società. Se tutte vorranno giocare in estate, valuteremo.
Se non si ripartisse? Se riuscissimo a giocare anche poche partite, per lo scudetto potremmo pensare a sfide tra le prime quattro in campo neutro. Una cosa per me è sicura: se giochiamo, dobbiamo poterlo fare a porte aperte. Per quanto riguarda invece l'assegnazione dello scudetto nel caso l'attività non riprendesse dovremmo fare una scelta difficile. La soluzione più semplice sarebbe annullare tutto, ma secondo me non sarebbe la più giusta. Poi è chiaro che se ci sono rischi annulliamo tutto e su questo non ci sono discussioni"