IL PATRON DI CASERTA IAVAZZI, "SENZA CERTEZZE NON SI VA AVANTI"
Il patron di Caserta Iavazzi ha spiegato oggi la situazione della Juve. Che di riflesso interessa anche la Virtus.
Senza certezze non si va da nessuna parte. L'anno scorso mi avevano promesso 500 mila euro di supporto che non ho mai visto. Nel corso di questa stagione ho visto persone vergognarsi di essere parte della nostra società. Ad oggi non sono in grado di proseguire da solo il progetto. Ho avuto un paio di contatti ma nulla di rilevante. Il problema più grande è lo sblocco di una fidejussione da 250 mila euro, spesa che da solo non penso minimamente di sostenere. Tuttavia ad oggi abbiamo risanato la situazione debiti, siamo all'interno dei parametri, quest'anno abbiamo fatto davvero i miracoli se pensiamo anche che è retrocessa Bologna. Devo mettere in condizione gli imprenditori casertani, rispetto alla nostra squadra di A1, di non nascondersi dietro ad un dito. Mi rendo conto che la situazione è critica ma, al contrario di quanto ho fatto negli scorsi tre anni dove mi sono portato una squadra sulle spalle, quest'anno non me la sento. Finchè ho avuto la possibilità di farlo l'ho fatto, dovete darmi atto che senza di me la Juve Caserta non sarebbe sopravvissuta, ma oggi tutto ciò non è più possibile. Il basket Caserta è un fiore all'occhiello, è l'unica cosa che esportiamo in Italia dalla provincia di Caserta e non ci credo che non esista alcun imprenditore disposto ad aiutarmi. Bisogna iniziarsi a porre il problema in città che l'iscrizione al prossimo campionato è un atto dovuto. Ora più che mai ho bisogno di gente che parli di meno ma che faccia fatti. Sono aperto a qualsiasi trattativa fino alla fine di giugno.
La situazione debitoria della società? In questo momento ci sono due cartelle esattoriali, datate 2011 e 2014, dal valore rispettivo di 450000 e 150000 euro, già dilazionate con pagamenti mensili, tutto il resto sono inezie. Sono disposto a rimanere come azionista di minoranza, ma bisogna garantire la massima serie a questa squadra e questa città: se così non accadesse, mi tirerei subito fuori.