Flats Service Fortitudo Bologna - Riviera Banca Rimini, cronaca

Flats Service Fortitudo Bologna – Riviera Banca Rimini  75-84

Uno ne esce (Fantinelli) e due ne rientrano, ma alla fine il problema è che se manca il fiato è normale che si dovrebbe fare tutto bene per riuscire a portare a casa una vittoria. Nulla da fare, per la Fortitudo che continua il suo momento negativo beccando l’ennesima vendemmiata da 3 (16 triple riminesi) rendendo ancora più complesso qualsiasi discorso per il futuro. La situazione è questa, i giocatori sono questi, l’infermeria è questa, poco altro da dire.

Cronaca

Minuto di pensieri al Papa, Vencato subito buttato nella mischia per causa di forza maggiore, e inizio dove il problema è quello di difendere, dato che Rimini ha gioco sia interno che esterno e le rotazioni Fortitudo sembrano sempre corte, come le famose coperte. Almeno si segna abbastanza spesso, con tanto di ciuf da metà campo di Panni, sul gong, per sancire un fortunoso ma nemmeno tanto assurdo 27-26 interno al 10’.

Ci si procaccia liberi che non sempre vanno a buon fine, si sta sempre dietro di poco poco, anche se l’impatto di Aradori e Cusin si fa sentire: uno segna, l’altro stoppa, ma Rimini sembra più capace di trovare pepite laddove ce ne possono essere. Sprazzi più che continuità, 45-42 Rimini al 20’.

Si difende meglio, e sfruttando un già pronto Aradori si mette la freccia. Rimini è in rottura prolungata, i morsi bolognesi ricordano quasi quelli dell’anno scorso ed è un 12-0 che copre buona parte della frazione, fino al 58-47. Poi, quando Rimini ritrova – saltuariamente – la via del ciuf, Aradori continua il suo quarto di gioia: saranno 15 quasi di fila, e 65-56 al 30’.

La difesa dall’arco rimane ballonzolante, ed è un attimo che il prodotto offensivo venga incenerito da Grande e Marini. E allora si deve rigiocare una partita che pareva già in ghiaccio, tornando di nuovo sotto dopo un bel po’. Servirebbe una difesa, ma quando Marini infilza per l’ennesima volta un Gabriel pressochè inutile ci si trova sul -6 quasi senza averlo notato. Rimini la chiude, finisce perfino in rissa a giochi ormai conclusi, non ce n’era ragione.